La scena ha fatto sorridere Nel bel mezzo del discorso sullo stato dell’Unione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 13 settembre, davanti al Parlamento europeo a Strasburgo, Ylva Johansson stava lavorando a maglia. Il suo modo di concentrarsi. O per rilassarsi. Ma il suo amore per il lavoro a maglia fu subito criticato. “L’Europa è testimone della più grande ondata migratoria africana della sua storia, l’Ue ha abbandonato l’Italia, ma la commissaria europea alle Migrazioni Ylva Johansson ha di meglio da fare: lavorare a maglia!”, soprattutto la ribelle Marion Maréchal, capolista di Eric Zemmour. Partito della Ricolonizzazione alle prossime elezioni europee del giugno 2024.
Ciò non basta a destabilizzare lo svedese, il cui nome in realtà significa “lupo”. In Svezia, questa ex professoressa di matematica, chimica e fisica è entrata in parlamento a soli 24 anni e ha ricoperto tre portafogli ministeriali: Istruzione tra il 1994 e il 1998, Salute tra il 2004 e il 2006 e poi Occupazione e inclusione dal 2014 al 2019. posizione di governo prima della sua nomina a Commissario europeo.
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