mercoledì, Novembre 20, 2024
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Viola Amherd vuole condurre un’indagine sui serbatoi acquistati in Italia

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Il cancelliere federale Viola Amherd ha chiesto un’indagine sull’acquisto di 96 carri armati Leopard in Italia da parte di Ruag Holding. L’inchiesta dovrà anche esaminare l’operato del consiglio di amministrazione, nell’ambito delle dimissioni del consigliere Brigitte Beck.

Nel 2016 l’ex società Ruag Holding SA ha acquistato 96 serbatoi Leopard 1 in Italia, dove vengono poi stoccati. All’inizio del 2023, la società tedesca Rheinmetall ha chiesto a Ruag MRO, nelle mani della Federazione, se poteva acquistare carri armati.

Quindi Rheinmetall ha annunciato apertamente che questi carri armati sarebbero stati consegnati all’Ucraina dopo la manutenzione in Germania. Il 13 febbraio Ruag MRO ha firmato un contratto di vendita con Rheinmetall comprendente la riserva che la consegna sarebbe avvenuta solo con l’autorizzazione delle autorità competenti.

La firma del contratto con Rheinmetall dovrà essere verificata. Secondo Ruag MRO, questi carri armati sono stati acquistati sia come beni commerciali che come veicoli disponibili per fornire pezzi di ricambio, ha scritto lunedì il Ministero federale della difesa (DDPS).

Contraddizioni

Nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio di amministrazione di Ruag MRO di domenica, ha proseguito il comunicato, sono state rilevate altre incongruenze nel contesto di questo problema. Viola Amherd ne è stata informata dal Presidente del Consiglio.

Sulla base di queste informazioni, vengono sollevate domande sulla collaborazione di Ruag MRO con la federazione come proprietaria. Ecco perché il Segretario alla Difesa ha ordinato un’approfondita indagine esterna.

Oltre alle circostanze dell’acquisto, si tratterà di esaminare in che modo il consiglio adempie al proprio dovere di supervisione sulla gestione e se sia necessario adattare la collaborazione tra i consigli. unione.

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Dimissioni controverse

La decisione di Brigitte Beck di lasciare Ruag MRO ha fatto seguito alle polemiche causate dalle sue osservazioni sulle esportazioni di armi svizzere in Ucraina. Aveva criticato in particolare, in un’intervista di aprile al gruppo di stampa CH Media, la politica svizzera di neutralità.

Il Parlamento esaminerà anche il caso che coinvolge Brigitte Beck a settembre.

/ ATS

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