Un’allieva ENA, Florence Mangin, è Ambasciatrice di Francia in Portogallo dal 9 maggio 2019, la seconda donna a ricoprire la carica di Ambasciatrice a Villa Bonaparte. Il diplomatico francese, 63 anni, conosce l’Italia dopo essere stato Ministro Consigliere presso l’Ambasciata di Francia a Roma dal 2004 al 2008.
Ha lavorato presso l’Ambasciata del Portogallo, Direttore per l’Europa continentale presso il Ministero degli Affari Esteri dal 2015 al 2019. È stata anche, nel 2014 e 2015, Coordinatrice della Cyber Security e dei Dati Pubblici con il Segretario Generale del Ministero. Affari Esteri. Dal 2009 al 2012 è stata ambasciatrice presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali a Vienna.
Questa è l’occasione per ricordare una delle missioni dell’Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede: gestire le “istituzioni religiose” francesi in Italia.
Istituzioni religiose in Francia a Roma e Lorette
Composizione e storia
Le istituzioni religiose di Francia a Roma e Lorette sono le istituzioni successore delle pie istituzioni di origine francese che esistono a Roma e Lorette fin dal Medioevo. In epoca carolingia sorsero le prime fraternità e società composte da francesi, clero o laici, residenti nella Città Eterna.
Queste confraternite in bretone, Lorena, Franca Contea o francese avevano una chiesa e avevano edifici in grado di ospitare i malati e i poveri della colonia così come i pellegrini. In tutto l’Ancien Régime, queste confraternite nazionali e le loro chiese avevano una presenza e un’amministrazione distinte.
Ma gli sconvolgimenti causati dalla Rivoluzione francese posero fine a questa autonomia. Papa Pio VI, in un breve pontificio nel 1793, unì le varie istituzioni e istituzioni in un’unica amministrazione e incaricò il cardinale de Bernice, da 25 anni ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, di amministrare le varie fondazioni nell’appellativo: “Apostolico Visitatore di tutte le istituzioni di Roma e dello Stato ecclesiastico”.
Dopo la campagna d’Italia, le istruzioni impartite da Napoleone Bonaparte al cardinale Fisch, suo zio, ambasciatore a Roma, includevano quanto segue: “Una delle prime preoccupazioni di vostro onore è la protezione dei fondamenti religiosi di cui gode la Francia a Roma”.
Nel 1801, con il Trattato di Tolentino, queste istituzioni passarono sotto l’autorità dell’ambasciatore francese. Un editto del duca Placas, ambasciatore di Francia a Roma nel 1816 e approvato dal re Luigi XVIII nel 1817, stabilì l’unione di queste istituzioni in un unico corpo.
Dopo la presa di Roma nel 1870, il re d’Italia confermò il mantenimento di questo status con decreto nel 1875 seguito da uno scambio di lettere: “Non è cambiato nulla riguardo alle fondazioni caritatevoli a favore degli stranieri …”.
Tutto fu messo in discussione nel 1940 con l’entrata in guerra dell’Italia contro la Francia: le istituzioni religiose furono poste in custodia. Questo sarà revocato nel 1943 dopo l’intervento della Santa Sede.
Nel 1956, l’ambasciatore Vladimir Dormison espose le norme vigenti che furono approvate dal Memorandum Pontificio di Pio XII l’8 settembre dello stesso anno. L’appropriazione di alcune di queste proprietà, come il complesso abbaziale di Trinité-des-Monts, è oggetto di accordi internazionali bilaterali tra Francia e Santa Sede dal 1828.
Ora comprende cinque chiese e le loro dipendenze: La Trinité des Monts, Saint Louis dei Francesi, Saint Nicolas dei Lorena, Saint Yves dei Bretoni, Saint Claude dei Francs-Comtois di Borgogna e La Chapellenie nationale de France a Lloret . Ci sono anche investimenti immobiliari a Roma.
Il richiamo delle pie istituzioni
Il compito principale di questa istituzione, secondo le disposizioni volontarie dei suoi numerosi rappresentanti, è la conservazione delle comunità religiose che servono le sue cinque chiese (la Comunità di Saint-Louis, l’Abbazia e Prefettura di Trinity-de-Monts e il Chiesa Nazionale di Francia a Lorette).
Pieux Etablissements ha anche la missione di accogliere a Roma i pellegrini di lingua francese. Questa istituzione di pie istituzioni si sviluppa secondo le attese dei pellegrini e ha portato, in occasione dell’Anno Santo 1975, alla creazione del Centro Parrocchiale di San Luigi di Francia e della Casa di San Giuseppe della Santissima Trinità. montagne.
Inoltre, le istituzioni religiose, organizzando eventi culturali (conferenze, concerti, ecc.) e pubblicando libri, contribuiscono all’influenza della Francia a Roma.
Gestione di pie istituzioni
Le istituzioni religiose sono sotto l’autorità dell’ambasciatore francese presso la Santa Sede. L’ambasciatore, per sovrintendere all’amministrazione temporale, è assistito da dodici volti francesi residenti a Roma, chiese per una metà e laici per l’altra, e forma un’assemblea consultiva chiamata Congregazione Generale che si riunisce sotto la sua presidenza.
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