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un’estate altamente politicizzata in vista delle elezioni anticipate del 25 settembre

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un’estate altamente politicizzata in vista delle elezioni anticipate del 25 settembre

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A poco più di due settimane dalle dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, abbandonato da tre partiti della sua maggioranza di governo, l’Italia è sprofondata, in piena estate, nella campagna elettorale per le elezioni anticipate. Sono in programma per il 25 settembre.

Dal nostro inviato a Roma,

Gli italiani sono abituati all’instabilità politica poiché ci sono stati 64 governi dalla proclamazione della Repubblica nel 1946. Ma una campagna elettorale nell’ondata di caldo non ha precedenti. Le elezioni legislative si sono sempre svolte in primavera. Quindi il clima, in ogni senso della parola, è molto diverso. A causa del caldo estremo, la televisione gioca un ruolo cruciale. Al punto che i big dei talk show vengono privati ​​delle ferie. E ci sono pochi incontri nelle città e nelle periferie.

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Salvini in campagna sull’isola di Lampedusa

Per incontrare i leader politici, è piuttosto in riva al mare che è necessario esserlo, in questo momento. Il capo della Lega, Matteo Salvini, ha aderito, dal 4 agosto, anche all’isola siciliana di Lampedusa dove sono sbarcati nei giorni scorsi 2.000 migranti. La sua alleanza con un altro partito di estrema destra, Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni, e Forza Italia di Silvio Berlusconi è favorito dai sondaggi. E riprese il suo vecchio ritornello anticlandestino.

Tuttavia, evitò di mettere in scena uno spettacolo, soprattutto perché non fu accolto con clamore dai lampedusiani. Dopo la sua visita al centro di accoglienza, ha detto che se gli elettori sceglieranno il centrodestra e la Lega, la carica di ministro dell’Interno andrà a una donna o a un uomo del suo partito e che il governo difenderà con fermezza i confini dell’Italia. Un tema al centro dei principali progetti dei sovranisti che si può sintetizzare in questi termini: patria, sicurezza, famiglia, flat tax, abolizione del reddito di cittadinanza.

Al centrosinistra i giochi restano aperti

Nonostante le previsioni pessimistiche dei sondaggisti, il Partito Democratico diEnrico Letta, la seconda forza del Paese dietro Frères d’Italie, spera ancora di poter bloccare la coalizione avversaria, grazie all’assemblaggio di un mosaico di piccole formazioni. Si va dalla sinistra radicale ai centristi ai liberali. I loro punti in comune sono l’europeismo, l’atlantismo e il proseguimento delle riforme avviate da Mario Draghi. Ma ci sono molti disaccordi sui nuovi progetti. Ad esempio, sulla proposta del Pd di aumentare le tasse di successione per offrire una dote di 10mila euro ai diciottenni svantaggiati. Su ambiente ed energia. I centristi sostengono un ritorno al nucleare mentre i verdi vogliono fare molto affidamento sulle energie rinnovabili. Inoltre, suscita polemiche anche l’esclusione del Movimento 5 Stelle, almeno quello che ne resta.

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