sabato, Novembre 23, 2024
ScienzaUna nuova causa di acufene identificata dalla scienza

Una nuova causa di acufene identificata dalla scienza

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Si sente in una o entrambe le orecchie, come un sibilo o un crepitio: qualunque sia la sua forma, l'acufene è sempre sinonimo di disagio nella vita di tutti i giorni. Attualmente ne soffre dal 10 al 15% della popolazione mondiale. Se la causa della loro insorgenza non è ancora chiara, esistono diverse ipotesi, soprattutto quelle legate a traumi uditivi, come dopo aver ascoltato la musica a volume troppo alto. Tuttavia, uno studio americano ha appena individuato una nuova causa: una piccola rivoluzione.

Danni all'orecchio interno

Se secondoIsrmCirca l’80% degli acufeni è associato alla perdita dell’udito, mentre la causa del restante 20% spesso rimane poco chiara. Pubblicato sulla rivista natura Lo studio condotto il 30 novembre 2023 da scienziati dell’American Eye and Ear Hospital del Massachusetts (Boston), ha esaminato questa minoranza. Sono riuscito a fare luce Il ruolo del nervo cocleare, un organo a forma di lumaca situato nell'orecchio interno, il cui peggioramento sarà fondamentale nella comparsa dell'acufene. Secondo il professor Stephane Maison, coautore dello studio, ciò comporterebbe una “perdita dell’udito nascosta” per le persone colpite. Sentono bene, ma non sempre capiscono quello che viene loro detto.

“Abbiamo cellule ciliate che ci danno la possibilità di sentire il suono”, spiega in un'intervista. Cultura francese. Abbiamo il coraggio e tutto ciò che sta dietro al coraggio che porterà chiarezza e chiarezza del suono. Perché quando diciamo “sentiamo qualcosa” è diverso da “capisco quello che sento”. “C'è una grande differenza tra volume, chiarezza e intelligibilità.”

Speranza in una cura

I ricercatori hanno poi esposto più di 200 persone ai suoni del clic. Tra questi, alcuni lo avevano fatto Udito “normale” senza perdita di volume Ma si lamenta ancora dell'acufene. Sono stati evidenziati i risultati dello studio Iperattività cerebrale In queste persone, con l’obiettivo di compensare questa “perdita uditiva nascosta”, che si traduce in suoni immaginari: l’acufene, in questo caso.

Oggi non esiste un trattamento curativo in grado di curare l’acufene, che può solo essere alleviato nella migliore delle ipotesi. Questa scoperta potrebbe essere un punto di svolta Apri la strada alla guarigione. “L’idea che un giorno i ricercatori potrebbero essere in grado di restituire al cervello il suono perduto, e forse di ridurne l’iperattività insieme al riciclaggio, porta sicuramente la speranza per un trattamento più vicino alla realtà”. Colleghi dentro un punto.

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