Più di mille migranti sono arrivati in Italia nelle ultime ore e altre centinaia sono in attesa a bordo di navi umanitarie. L’afflusso di quest’anno arriva nel bel mezzo di una campagna legislativa per la quale l’estrema destra si aggiudica il candidato.
Tra il 1 gennaio e il 22 luglio, in Italia sono arrivate via mare 34.000 persone, rispetto alle 25.500 dello stesso periodo del 2021 e alle 10.900 del 2020, secondo il Viminale.
Una nave mercantile e della guardia costiera al largo della Calabria, nel punto più meridionale dello stivale italiano, ha soccorso sabato oltre 600 persone che tentavano di attraversare il Mediterraneo su un peschereccio.
Una dichiarazione della guardia costiera afferma che sono sbarcati in diversi porti della Calabria e della Sicilia.
Le autorità hanno anche trovato a bordo cinque corpi di migranti, in circostanze finora non specificate.
«Il Mediterraneo è diventato il più grande cimitero dei disperati», ha risposto in un comunicato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Lampedusa allagata
Nell’isola di Lampedusa, 522 persone provenienti da Afghanistan, Pakistan, Sudan, Etiopia e Somalia sono arrivate nella notte da sabato a domenica su una quindicina di imbarcazioni diverse provenienti da Tunisia e Libia.
Secondo i media italiani, il centro di accoglienza di questo piccolo scoglio più vicino all’Africa che all’Italia è sovraffollato. Con una capacità di 250-300 persone, ha attualmente 1.200 persone, secondo l’Ansa.
I migranti che sono riusciti a raggiungere le coste di Lampedusa o della Sicilia viaggiano su barche vecchie e sovraffollate, in condizioni igienico-sanitarie deplorevoli, spesso senza giubbotto di salvataggio, con cibo scarso e sotto il sole cocente.
Il quotidiano La Sicilia riporta che gli ultimi sbarchi a Lampedusa hanno visto navi che trasportavano decine, anche centinaia di persone, ma anche piccoli gommoni.
Così quattro tunisini, tra cui una donna, si sono arenati di notte sulla spiaggia di Cala Pisana dopo aver attraversato il piccolo braccio di mare che separa la Tunisia dall’isola. Allo stesso tempo, la Guardia Costiera ha intercettato una nave di 13 metri, partita da Zweiga in Libia, con a bordo 123 pakistani, bengalesi, egiziani e sudanesi.
il modo più pericoloso
Inoltre, le ONG impegnate nel salvataggio del mare continuano a recuperare centinaia di migranti scomparsi nel Mediterraneo.
SeaWatch ha detto domenica di aver effettuato quattro salvataggi sabato. “A bordo del SeaWatch3 abbiamo 428 persone, tra cui donne e bambini, una donna incinta di nove mesi e un paziente con gravi ustioni”, ha detto sul suo account Twitter.
La Ocean Viking, affiliata alla ONG SOS Méditerranée, ha dichiarato di aver effettuato due operazioni di salvataggio durante la giornata di domenica.
Inizialmente, ha raccolto 87 persone, tra cui 57 minori non accompagnati, stipati in un “gommone sovraffollato in pericolo nelle acque internazionali al largo della Libia”.
Quindi 108 persone, tra cui molte donne e bambini, sono state trovate in condizioni simili. “Le 195 persone a bordo della Ocean Viking sono ora in cura”, ha affermato la Ong in una nota.
La rotta migratoria nel Mediterraneo centrale è la più pericolosa al mondo. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni stima il numero di morti e dispersi in 990 dall’inizio dell’anno.
febbrile
Questo aumento stagionale degli arrivi estivi in Italia coincide con un contesto politico turbolento. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, lasciato indietro da diversi partiti che formavano il governo di unità nazionale, si è dimesso.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto il Parlamento e fissato la data per le elezioni del 25 settembre, in cui sono privilegiate la destra e l’estrema destra.
Domenica mattina Matteo Salvini, leader della Lega, ha espresso su Twitter il suo rammarico per il fatto che “411 clandestini sono arrivati a Lampedusa nel giro di poche ore”.
Ha scritto: “Il 25 settembre gli italiani potranno finalmente scegliere un cambiamento: per il ritorno della sicurezza, del coraggio e del controllo delle frontiere”.
Salvini sta rispondendo alla giustizia italiana per “detenzione” per aver impedito 147 immigrati clandestini in mare nel 2019 in condizioni di salute disastrose rifiutandosi di sbarcare, quando era ministro dell’immigrazione. Le prossime udienze sono fissate per settembre davanti al Tribunale di Palermo.
/ AT
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