La Francia si prepara domenica 10 maggio 1981 per celebrare la vittoria di François Mitterrand ma l’Italia è in testa nel calcio. A due giorni dalla fine del torneo, la Roma si reca a Torino per una partita che darà senza dubbio il nome del futuro vincitore. In attacco c’è la Juventus, inseguita da vicino dai romani che cercano di conquistare il secondo scudetto dal 1942. Giocando su un prato bagnato, la partita è stata tesa quando il difensore rumeno Maurizio Toroni ha colpito di testa Dino Zoff al 72′. Ma il bersaglio viene subito respinto dall’uomo di colore che si fida del suo assistente.
Una cicatrice che non si è chiusa dopo quarant’anni di fatti
I romani sospettano di infiltrazioni. un po. E il match riprende l’atmosfera del nulla. Punteggio finale: 0-0. Tutto doveva ancora essere fatto a due giorni dalla fine e il destino degli zingari non era più nelle loro mani. La relazione non ha preso slancio fino a nove ore dopo, quando l’obiettivo annullato è stato mostrato in televisione e discusso sui set.
Ne vennero a conoscenza circa 20.000 tifos che fecero il viaggio a Torino quando tornarono a Roma, di notte, o per strada in Autogrill ea pagamento. Le voci si sono diffuse rapidamente. È in decasillabo e si pronuncia in rumeno: “Er gol de Turone age bono” (“il gol di Turone era buono”).
Sfortunato marcatore Maurizio Turone (in bianco) con la squadra del documentario “Er gol de Turone age bono”. (Daniel Ventorelli/WireImage/Getty Images)
Dopo più di quarant’anni, la cicatrice non si è ancora chiusa. I dirigenti Francesco Micchi e Lorenzo Rossi Spanier intervistarono i giocatori dell’epoca, della Roma e del Torino: Falcao, Prozzo, Conte, Prandelli. I vecchi dirigenti del Commando Ultrà Curva Sud dello Stadio Olimpico, tifosi di ogni genere, attori, giornalisti, scrittori. E ovviamente gli ufficiali di gara.
Poi i suoi occhi si bagnarono…
Hanno cercato di scoprire cosa fosse realmente accaduto allo Stadio Comunale quel pomeriggio di pioggia torrenziale. Il piazzamento di Turone sul passaggio di Pruzzo non è molto chiaro e non sapremo mai la verità. C’è ancora una bella e dolorosa incertezza.
Allenata da Trapattoni, la Juventus vincerà il 19° Scudetto per due punti (la vittoria conta due punti) su una delle più belle Roma. che finirà per vincere la Coppa Italia nello stesso anno, contro il Torino, e il suo secondo scudetto nel 1983.
Lo sfortunato marcatore Torun, 74 anni, vive vicino al mare e non ha mai più visto il suo obiettivo, che è senza dubbio ciò che più accende l’azione in questo documentario. Prima volta che vedo l’atto. Poi gli si inumidirono gli occhi e gemette: “L’era di Bono, l’era del Perseo Bono…” si udì un lamento quando tornarono le luci nelle sale cinematografiche di Roma. Eh gol de Turone? L’era di Bonissimo…
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