Un dipinto di Nicolas Poussin, rubato in Francia dai nazisti nel 1944, è stato ritrovato in Italia e restituito ai proprietari, ha detto giovedì la gendarmeria italiana. L’opera, intitolata “Lotto con le sue due figlie che bevono”, risale al XVII secolo.
Questo dipinto ad olio di 120 x 150 cm era stato rubato dai soldati tedeschi residenti con i legittimi proprietari del dipinto a Poitiers. I proprietari avevano cercato il loro dipinto nel 1946 e l’opera era stata inserita nel 1947 nel “Repertorio dei beni saccheggiati in Francia durante la guerra del 1939-1945”.
Un viaggio in Europa
L’indagine è stata rilanciata nel 2020 quando gli eredi dei proprietari, una donna svizzera di 98 anni e un’americana di 65 anni, hanno sporto denuncia tramite il loro avvocato italiano. Un’unità di fucilieri specializzata nella protezione del patrimonio culturale ha quindi trovato il dipinto.
Il suo viaggio attraverso l’Europa è difficile da seguire. Secondo quanto riferito, il dipinto è stato acquistato in Francia da un antiquario italiano nel 2017, che poi lo ha rivenduto a un altro antiquario, anch’egli italiano. Quest’ultimo lo ha esposto nel 2019 nei Paesi Bassi ed è stato durante questa mostra che un esperto d’arte olandese residente in Italia ha riconosciuto questo dipinto.
Un pittore francese innamorato dell’Italia
I fucilieri si avviarono quindi sulle tracce del dipinto e lo trovarono infine a casa dell’antiquario vicino a Padova (Italia nord-orientale). L’opera è stata sequestrata e restituita ai legittimi proprietari, conclude il comunicato stampa delle autorità italiane, che non fornisce ulteriori dettagli sulla data e sul luogo di tale restituzione.
Nicolas Poussin (1594-1665), uno dei più grandi maestri classici della pittura francese, è meglio conosciuto per i dipinti di medie dimensioni destinati a pochi dilettanti italiani o francesi ai quali rimase fedele per tutta la vita. Lasciato a vivere a Roma, la sua fama gli consentì di diventare il pittore del re e di tornare in Francia, ma preferì tornare a Roma dove risiedette fino alla morte.
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.