I ministri degli esteri del G7 hanno denunciato l'”escalation” del conflitto in Ucraina da parte di Mosca e hanno promesso di imporre “nuove sanzioni”, dopo l’annuncio di una parziale mobilitazione in Russia, in un comunicato stampa pubblicato nella notte tra mercoledì e giovedì.
I ministri hanno denunciato la “deliberata escalation russa, compresa la mobilitazione parziale dei riservisti e la retorica nucleare irresponsabile”, dopo un incontro a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
- Ascolta l’intervista a Michelle Roche, la specialista russa del live show quotidiano di Richard Martineau alle 10:20 via Radio QUB :
I ministri di Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito, nonché il capo della diplomazia dell’Unione Europea, Josep Borrell, hanno condannato anche i “referendum finti sul territorio sovrano dell’Ucraina”. annunciato dalle autorità filo-russe nella regione occupata del Donbass.
Hanno aggiunto che il voto “non può essere libero o equo” mentre sono presenti le forze russe.
Secondo la dichiarazione, il G7 dovrebbe “prendere nuove sanzioni mirate” e “continuerà la continua pressione economica e politica sulla Russia”. “Studieremo e adotteremo nuove misure restrittive, sia personali che settoriali”, ha affermato Borrell.
I ministri hanno anche riaffermato il loro impegno a “finire i preparativi” per un tetto ai prezzi del petrolio russo.
Alla fine hanno chiesto alla Russia di “restituire il controllo” all’Ucraina della centrale nucleare di Zaporizhia, che nelle ultime settimane è stata oggetto di esplosioni, di cui Mosca e Kiev si accusano a vicenda.