Questa foto di un elicottero impegnato a sbrinare una turbina eolica, presumibilmente in Texas, è circolata molto negli ultimi giorni, ad esempio, accompagnata da messaggi satirici sugli “ambientalisti”. In effetti, la foto è stata scattata in Svezia nel 2014. L’elicottero stava facendo cadere acqua calda, non prodotti chimici per rimuovere il ghiaccio.
Dai numeri
A seconda del periodo dell’anno, l’energia eolica fa risparmiare dal 10 al 20 percento dell’elettricità del Texas, secondo l’utilità locale, Texas Electrical Reliability Board (ERCOT). Tuttavia, al culmine del blackout di lunedì, sono stati persi 34 gigawatt di “capacità termica” mentre, secondo le previsioni dell’ERCOT, l’energia eolica dovrebbe fornire 6 gigawatt durante il picco dell’inverno. Da dove viene la maggior parte dell’incidente? La maggior parte è gas naturale (che fornisce il 47% dell’elettricità) a causa di condotte congelate, almeno una centrale nucleare inattiva e impianti a carbone (che forniscono il 20% dell’elettricità).
In effetti, il settore eolico potrebbe aver ottenuto risultati migliori di altri. Martedì mattina, secondo questa panoramica di un professore dell’Università di Princeton, il parco eolico ha prodotto 4 gigawatt, ovvero due terzi della sua capacità pianificata.
In ogni caso, non avremo un quadro completo di quanto accaduto per settimane; Anche le linee di trasmissione interrotte possono avere un ruolo.
Una cosa è certa, tuttavia, che le turbine eoliche possono funzionare con tempo freddo, sebbene la loro efficienza possa risentire del gelo. Oltre all’esperienza maturata in Quebec e Scandinavia, in Antartide sono presenti turbine eoliche. I sistemi installati sulla navicella possono soffiare aria calda sulle pale, oppure possono essere installati elementi riscaldanti sulle pale stesse.
Ragioni più profonde
Le frecce inviate alle turbine eoliche possono anche essere un sintomo di un problema più profondo. La liberalizzazione del settore energetico del Texas negli anni 2000 è ora accusata di infrastrutture carenti. La rete elettrica “zoppica” da anni, vittima di “investimenti insufficienti e abbandono”, nelle parole usate lunedì dall’analista energetico Ed Hirs in Houston Chronicle, “Fino a quando non si rompe.”
Nel frattempo, la rete ERCOT, che fornisce il 90% delle case in Texas, è indipendente dai suoi vicini, un passo originariamente intrapreso per renderla impermeabile ai regolamenti del governo federale. Di conseguenza, è difficile per loro “interconnettersi”, cioè ottenere o fornire elettricità ai paesi vicini, quando si verifica una tale crisi, a differenza delle reti. Ad esempio, residenti in Quebec e Ontario.
Infine, eventi meteorologici estremi causati dal riscaldamento globale stanno complicando la situazione, in un paese i cui funzionari eletti hanno partecipato alla negazione del cambiamento climatico. Così, lo straordinario picco di domanda elettrica di domenica sera, che ha sovraccaricato la rete, rischia di ripetersi troppo spesso: i modelli climatici prevedono già eventi “estremi” più frequenti, siano essi ondate di caldo o freddo polare, in alcune regioni. Aspettateli.