(Roma) L’ex sindaco di Riace in Calabria, Domenico Lucano – un tempo figura simbolo dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti in Italia – è stato condannato a più di 13 anni di reclusione.
Vicino a sinistra, Domenico Lucano, che dagli anni 2000 accoglie gli immigrati nel suo villaggio abbandonato in Calabria, con l’obiettivo di rilanciare sviluppo e posti di lavoro, è stato arrestato nell’autunno del 2018 e posto agli arresti domiciliari.
Matrimoni adatti
I dettagli della condanna di giovedì, annunciata dalla Lochry Court alla stampa, non sono stati ancora rivelati. Ma il signor Lucano è stato accusato in particolare di aver instaurato matrimoni combinati di convenienza per aiutare le donne che hanno rifiutato asilo a rimanere in Italia.
È stato anche accusato di aver respinto un bando di gara per commissionare a cooperative legate agli immigrati la gestione della spazzatura nel suo villaggio di 1.800 persone.
I suoi legali hanno annunciato che avrebbero impugnato questa sentenza in primo grado, affermando che l’ex sindaco non ha ottenuto alcun vantaggio economico in questo caso.
Il comune di Riace è finanziato da anni da fondi europei e italiani.
Secondo i media italiani, Domenico Lucano ha ordinato la restituzione di 500.000 euro di finanziamenti europei.
Il procuratore generale aveva chiesto quasi 8 anni di carcere per l’ex consigliere comunale, che si è detto scioccato dalla pesante condanna pronunciata giovedì. Mi aspettavo di essere assolto. La sua reazione è stata quella di essere segnato per sempre da azioni che non ho commesso”.
Eletto nel 2010 come il terzo “Miglior sindaco del mondo”, tra le 100 persone più influenti dalla rivista fortuna Nel 2016, il signor Lucano ha ispirato un documentario di Wim Wenders e un film per la TV.
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