lunedì 29 agosto 2022 alle 14:22
Roma – I membri della comunità marocchina stabilita in Italia si sono indignati lunedì per l’accoglienza riservata dal presidente tunisino al leader delle milizie separatiste a Tunisi, nell’ambito dell’8a Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo dell’Africa (TICAD -8), definendolo atto “incomprensibile” e “inammissibile”.
In un comunicato stampa congiunto, una dozzina di associazioni della società civile di italiani di origine marocchina hanno condannato fermamente questo approccio “irresponsabile” che lede l’integrità territoriale del Regno ei legami forti e secolari che uniscono i due popoli marocchini. e tunisino.
La decisione di invitare a questa conferenza il leader delle milizie separatiste “polisario” è stata presa contro la volontà di diversi paesi africani, che hanno deplorato l’assenza del Marocco, “attore indispensabile” nel continente, hanno affermato. ha sottolineato, rilevando che questo comportamento “ostile” non onora il popolo tunisino.
Il presidente tunisino si è schierato a fianco dei nemici del Regno, “un Paese che ha sempre difeso gli interessi, la sicurezza e la stabilità del popolo tunisino”, rileva il comunicato, riportando che diverse voci della diaspora tunisina insediate in Italia si sono levate contro questa “aberrazione”.
Le associazioni hanno anche accolto con favore la decisione del Regno di non partecipare all’8° Summit TICAD e di richiamare immediatamente alla consultazione l’Ambasciatore di Sua Maestà il Re a Tunisi, denunciando, inoltre, i pretesti “assurdi” della diplomazia tunisina.
La comunità marocchina stabilita in Italia riafferma la mobilitazione permanente dietro Sua Maestà il Re Mohammed VI per difendere l’integrità territoriale del Regno ei suoi interessi superiori, conclude il comunicato.
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