“Abbiamo appreso con grande sollievo la notizia dell'abolizione” di questo provvedimento che “ha penalizzato l'intero movimento calcistico nazionale”, ha affermato Umberto Calcagno, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC).
“Finalmente dal 1° gennaio i calciatori italiani e stranieri si ritroveranno nella stessa situazione e ringrazio il governo”, ha aggiunto.
Il ministro dello Sport Andrea Abudi era favorevole all'estensione di questo vantaggio fiscale ai calciatori, ma diversi altri membri del governo erano contrari, tra cui il vice primo ministro e leader della Lega Matteo Salvini, secondo l'agenzia di stampa italiana AGI.
Il grande rum lascerà l’Italia? “Senza Mourinho e Lukaku la Roma è morta”.
Luca Tocalini, uno dei rappresentanti di questo partito, ha risposto sul canale ufficiale della Lega: “Gli sconti sui calciatori stranieri che guadagnano milioni sono immorali, e che i club adesso investano sui giovani italiani”.
Da parte sua, la Premier League ha espresso “stupore e preoccupazione” per la decisione, che avrà “un risultato del tutto incoerente con ciò che cerchiamo: meno competitività per le squadre, che porta a meno entrate e meno risorse per i giovani”. .” ..) e meno entrate per il fisco”, secondo l'ANSA.
Questi giocatori hanno approfittato dello stesso regime fiscale applicato ai laureati italiani residenti all'estero per incentivarli a ritornare nella penisola dove avrebbero potuto dichiarare come base imponibile solo il 50% del loro reddito nei cinque anni successivi al rientro.