Scosse di terremoto così potenti da ridurre a uno l’intero centro storico mucchio di macerie, in base al quale le squadre di intervento hanno già trovato il corpo senza vita di una Ragazza di 12 anni. Petrinja, una città a circa cinquanta chilometri a sud di Zagabria, in Croazia, viene semidistrutto dopo il shock di magnitudo 6.4 che l’ha colpita intorno alle 12.20 di oggi, poco più di 24 ore dopo il terremoto 5.2 di ieri. In entrambi i casi la città croata è stata l’epicentro, mentre alle 13.34 e di magnitudo 4.5 è stata registrata una nuova scossa Casco, una città vicina.
Secondo le prime informazioni provenienti dal luogo, il centro è stato completamente distrutto dal sisma e anche loro sono crollati un ospedale e una scuola materna. Al momento almeno è stato segnalato una vittima: secondo i resoconti dei media locali, questa è una ragazza di 12 anni. Ma molti di più sono temuti, secondo dichiarazioni di esponenti delle istituzioni, mentre vengono contati almeno 20 feriti, di cui due gravi. Il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovi, parlando all’emittente 24 Sata, ha detto: “È terribile, ci sono morti e feriti, abbiamo visto un bambino morto in una piazza, il centro di Petrinja è distrutto. È un disastro vieni Hiroshima“.
Il premier croato Andrej Plenkovic, evacuato dalla sede governativa della capitale, anch’essa danneggiata, ha parlato al telefono con il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha promesso aiuti urgenti da parte dell’Unione. “Siamo pronti ad aiutare, ho pregato il Commissario Janez Lenarcik di recarsi in Croazia non appena la situazione lo permetterà ”, ha detto von der Leyen. Nel frattempo, l’esercito croato si è mobilitato per fornire assistenza alle popolazioni colpite. Almeno 300 soldati sono partiti per Petrinja. E sul posto è arrivato anche il Presidente della Repubblica, Zoran Milanovic: “Quello che è successo è stato orribile. È stato un anno orribile, la vita di una bambina è andata perduta. Questa città sarà ricostruita, ma nessuno potrà compensare i danni emotivi e spirituali subiti ”.
Il terremoto è stato avvertito in tutta la Croazia, ma anche in Serbia e Bosnia Erzegovina. Una centrale nucleare in Slovenia è stato chiuso per precauzione. La scossa, proprio come ieri, si è fatta sentire anche in Italia, lungo la costa adriatica, da Trieste all’Abruzzo. I rapporti sono arrivati anche da Ravenna e dal nord di Napoli. Il forte shock è stato persino sentito all’interno dei Laboratori di Fisica Nucleare del GranSasso. Gli operatori hanno notato chiaramente il terremoto per la notevole sensibilità degli strumenti. Tra questi, soprattutto il reparto che utilizza il “criostato”, una specie di enorme frigorifero molto sensibile che studia i neutrini nell’esperimento “Cuore”, che si è riscaldato in modo sensibile.