(AOF) – L’utile netto consolidato di Synergie nel 2021 è stato di 75,7 milioni di euro (compresa la quota di gruppo: 70,9 milioni di euro), rispetto ai 41,3 milioni di euro del 2020. Anche questo rappresenta un aumento di quasi il 20% rispetto al 2019 (63,4 milioni di euro). Il risultato operativo è stato di 116,5 milioni di euro, tenuto conto in particolare dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali legate alle acquisizioni per 5,3 milioni di euro, sempre in due anni (+2,2%). La crescita del business e il controllo dei costi hanno consentito alla società di reclutamento di aumentare l’Ebitda del 5,2%, a 147,3 milioni.
L’attività consolidata ha raggiunto i 2,7 miliardi di euro nell’anno, superando nettamente i livelli più alti mai registrati nel 2019 (2,64 miliardi), in crescita del 23,1% rispetto al 2020 (+22,8% a scala costante e valute).
L’esercizio è stato caratterizzato da un fortissimo sviluppo internazionale, sia nel Nord Europa (+17,7%) che nel Sud Europa (+42,4%) con l’Italia protagonista (649 milioni di euro nell’anno, oltre il 24% del fatturato del gruppo attività).
In forte crescita anche in Francia l’attività, che nell’intero anno ha raggiunto 1,12 miliardi di euro (1,072 miliardi esclusi i servizi digitali), risentendo ancora dei piani di carico differito su voli e auto.
Synergie spiega che le conseguenze della situazione geopolitica verificatasi nel primo trimestre del 2022 sono attualmente difficili da misurare. Ma il gruppo si è posto l’obiettivo di fatturare oltre 3 miliardi di euro per il nuovo esercizio e un netto miglioramento della propria redditività.
Proporrà inoltre all’assemblea generale del 23 giugno 2022 il pagamento di un dividendo di 0,8 euro per azione, per un dividendo complessivo di 19,5 milioni di euro.
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