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Suo marito condannato all’ergastolo

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La Corte d’assise di Brescia, in Italia, il mese scorso ha condannato all’ergastolo il marocchino Abderrahim Senbel, 55 anni, per aver ucciso la moglie Mina Safine, 45 anni, il 27 settembre 2020. Nella sentenza, pubblicata questa settimana e ripresa da la stampa italianai magistrati hanno spiegato le ragioni dietro le quali il marito di Mina Safine è stato dichiarato colpevole.

Secondo i giudici, la sua tesi secondo cui sua moglie si è data fuoco non regge. Tale giudizio è corroborato dalle dichiarazioni della vittima subito dopo la tragedia oltre che dal parere medico-legale. Quest’ultimo ha rivelato che “l’ustione più acuta era sotto il mento della vittima, a dimostrazione che il fuoco si era originato nella parte superiore del viso prima di diffondersi ad altre zone del corpo”. “L’unico punto integro della pelle della vittima era quello delle pieghe sottomammaria e delle cavità ascellari, il che consente di affermare che all’epoca dei fatti, la vittima, con l’intenzione di automutilarsi, non ha proiettato il suo braccio in direzione della parte superiore della testa per accendere la fiamma stessa”, dettagliamo.

I giudici hanno tenuto conto anche delle dichiarazioni della stessa vittima nell’immediatezza dei fatti e del contributo conoscitivo apportato all’udienza dai testimoni, a cui si aggiunge il solido supporto fornito dall’ufficio legale. La stampa italiana ricorda che Mina Safine aveva riportato ustioni sul 90% del suo corpo ed era stata prima ricoverata in ospedale a Brescia poi a Genova dove morì una settimana dopo.

I fatti risalgono al 27 settembre 2020, quando la vittima è stata arsa viva nel suo appartamento al sesto piano di un edificio sito in via Tiboni nel quartiere Urago Mella. I vigili del fuoco avevano risposto alla disperata richiesta di un’ambulanza della donna marocchina, dicendo: “mio marito mi ha bruciato”. “Sto bruciando, per favore, mi fa male, sto bruciando a morte”, ha aggiunto durante una seconda richiesta di aiuto. Quando sono arrivati ​​i vigili del fuoco, Mina era al telefono con il marito di suo cugino e i vigili del fuoco lo avevano sentito dire “vieni qui, sono ustionato, mi ha ucciso”.

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