Brutte notizie per i dipendenti italiani di Stellantis. La casa automobilistica ha firmato con i sindacati un piano di esodo volontario per circa 2.500 dipendenti in Italia, come annunciato martedì 26 marzo. Il sindacato Uilm ha precisato che fino a 1.520 dipendenti di Torino, di cui 300 addetti allo stabilimento automobilistico di Mirafiori e 733 negli uffici, avranno la possibilità di andarsene con un compenso economico.
Il sindacato ha affermato che Stellantis ha concordato nuove misure di licenziamento volontario per 850 lavoratori presso lo stabilimento di assemblaggio di Cassino, nel centro Italia, e circa 100 lavoratori presso lo stabilimento di produzione motori di Pratola Sera, che non ha firmato gli accordi. Un portavoce di Stellantis ha confermato che le trattative sono avvenute a Torino e Serra Pratola, ma non a Cassino. Ma ha aggiunto che nei prossimi giorni dovrebbero essere siglati altri accordi per altri siti in Italia, nell'ambito di un protocollo negoziato con i sindacati la settimana scorsa.
Regole volontarie. “Questi accordi fanno parte delle iniziative che Stellantis sta implementando per affrontare gli impatti della transizione energetica e tecnologica in corso… anche sull'occupazione”, ha affermato il portavoce. Questi accordi, ha aggiunto, vengono conclusi su base puramente volontaria e si rivolgono principalmente ai dipendenti che si avvicinano all'età della pensione o che cercano nuove opportunità professionali.
Stellantis impiega circa 43.000 persone in Italia, di cui circa 15.000 nella regione di Torino. Situata nell'Italia nord-occidentale, questa regione è la sede storica della Fiat, che si è fusa con Chrysler, e poi con il produttore Peugeot PSA, per formare Stellantis. Il governo italiano è in trattative con Stellantis per aumentare la produzione locale annua a un milione di auto, rispetto alle circa 750.000 dello scorso anno. La casa automobilistica ha ribadito martedì che l’Italia ha un ruolo centrale da svolgere nelle sue operazioni globali.
(con Reuters)