Il leader del Senato americano Chuck Schumer ha lanciato mercoledì l’allarme contro il “pericoloso” aumento degli attacchi antisemiti negli Stati Uniti da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre.
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“Gli ebrei americani si sentono presi di mira e isolati”, ha lamentato il democratico in un discorso davanti al Senato. “In molti modi ci sentiamo soli”, ha detto l’uomo che si presenta come il più alto funzionario eletto ebreo negli Stati Uniti.
Durante un discorso durato circa quaranta minuti, Chuck Schumer ha criticato in tono serio i manifestanti filo-palestinesi che, a suo dire, avevano permesso che la “critica legittima” nei confronti di Israele si trasformasse “in qualcosa di molto più oscuro”.
Secondo l’Anti-Defamation League, associazione americana che combatte l’antisemitismo, dal 7 ottobre il numero degli episodi di antisemitismo è aumentato del 388%.
“Questo problema ha continuato a peggiorare negli ultimi anni, ma dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, i crimini antisemiti sono aumentati drammaticamente”, ha avvertito Chuck Schumer.
Le autorità statunitensi hanno anche messo in guardia da un forte aumento degli attacchi contro gli arabi e i musulmani americani.
Il leader del Senato ha anche rivelato come i dettagli dei crimini di Hamas “riecheggiano” con la sua storia personale: nel 1941, i nazisti fucilarono 30 membri della sua famiglia in Ucraina.
“Troppi americani, soprattutto tra i più giovani, non comprendono appieno questa storia”, ha lamentato.