(Washington) Questa è un’occasione rara per festeggiare, e Joe Biden, che ha dovuto affrontare pessimi sondaggi, sicuramente non lo lascerà passare: lunedì il presidente deve firmare, in pompa magna, un gigantesco piano infrastrutturale.
Questa legge, approvata di stretta misura dal Congresso dieci giorni fa, stanzia 1,2 trilioni di dollari per ristrutturare o costruire ponti, strade, stazioni di auto elettriche e condutture dell’acqua.
Dovrebbe inoltre consentire lo sviluppo del trasporto pubblico e di Internet ad alta velocità.
Tutto, secondo Joe Biden, metterà l’America in condizione di “vincere la competizione” contro la Cina. Anche il presidente degli Stati Uniti e il suo omologo cinese Xi Jinping terranno un incontro virtuale lunedì sera (ora di Washington).
Se l’emanazione della legge è stata ancora una cosa un po’ solenne, il presidente democratico ha voluto più festeggiamenti del solito lunedì, nei giardini della Casa Bianca, alle 15.
Vuole evidenziare i funzionari eletti che hanno lavorato alla sua legge e celebrare il testo del superamento delle divisioni partigiane, che sono peggiorate dal mandato di Donald Trump. Quest’ultimo ha anche criticato i tredici repubblicani eletti che hanno votato per il testo alla Camera dei rappresentanti.
Uno dei suoi seguaci, Marjorie Taylor Green, li ha persino chiamati “traditori”, distribuendo i loro numeri di telefono dell’ufficio.
Quindi lunedì sarà particolarmente interessante vedere quali repubblicani, se ce ne saranno, risponderanno alla chiamata di Joe Biden.
Sondaggio di opinione pubblica
Sebbene i piani del presidente siano apprezzati dagli americani, la sua fiducia è costantemente diminuita dopo il caotico ritiro dall’Afghanistan di quest’estate.
Ultimo sondaggio di opinione da Washington Post E l’ABC, che è stato pubblicato domenica, ha messo il tasso di fiducia del presidente degli Stati Uniti al 41%.
Solo il 39% degli americani approva le sue politiche economiche e il 70% considera negativa la situazione economica negli Stati Uniti.
Se la prima potenza economica mondiale è partita in pompa magna, soffre anche di un aumento dell’inflazione e di problemi di approvvigionamento, mentre la Casa Bianca, come si era promessa, non ha completamente voltato pagina sull’epidemia.
Inflazione e classe media
Ciò che pesa sulla vita quotidiana di questa classe media per la quale Joe Biden continua a promettere giorni migliori.
Questo crescente ritiro popolare preoccupa il campo democratico, un anno dopo le elezioni legislative che potrebbero fargli perdere la sua fragile maggioranza parlamentare.
L’aumento dei prezzi complica anche un altro grande progetto per il presidente degli Stati Uniti: 1.750 miliardi di dollari di spesa sociale e aiuti alla transizione energetica, che devono essere considerati dalla Camera dei Rappresentanti questa settimana, poi votati dal Senato.
Ciò richiederà di persuadere in particolare il senatore democratico della Virginia Occidentale Joe Manchin. Quest’ultimo è preoccupato per l’eccessiva stravaganza della Casa Bianca, che, secondo lui, non farà altro che aumentare il deficit e l’inflazione.
Pertanto, la firma di lunedì dell’Infrastructure Act non sarà tanto un punto di arrivo quanto l’inizio di un assalto alle comunicazioni su larga scala alla Casa Bianca.
Questa settimana Joe Biden farà il servizio post-vendita per quella sceneggiatura, promuovendo quella che deve ancora sfoggiare, nel New Hampshire (martedì) e nella grande città industriale di Detroit (mercoledì).