lunedì, Novembre 18, 2024
DivertimentoSotto il lustro dell'Eurovision, l'ombra della guerra tra Russia e Ucraina

Sotto il lustro dell’Eurovision, l’ombra della guerra tra Russia e Ucraina

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Il silenzio cala sul palco dell’Ericsson Globe di Stoccolma. La tensione sta aumentando. Tra pochi minuti verrà annunciato il vincitore dell’edizione 2016 di Eurovision. Mance Zelmerlow E il Petra MedI due presentatori distribuiscono punti assegnati dai telespettatori, molti dei quali hanno votato da tutto il mondo. L’Australia è in testa, seguita da Bulgaria, Svezia e Francia. Due paesi non sono ancora stati classificati: Russia e Ucraina. “Queste sono le due canzoni preferite dal pubblico stasera”, insiste Mance Zelmerlo, nel suo abito immacolato e papillon nero. Petra Medi suscita suspense: “Il Paese con il secondo punteggio più alto è… [roulements de tambour] Ucraina. Applausi nella “Sala Verde” dove sventolano le bandiere blu e gialle. Nulla è stato ancora deciso. Perché se la Russia è al primo posto con i voti degli spettatori, è ben lungi dall’ottenere i voti delle giurie professionali. Nella classifica finale si aggiudicherà il terzo posto dopo Australia e Ucraina, che hanno vinto con 534 punti. Due anni dopo l’annessione della Crimea ucraina alla Russia, il duello del 14 maggio 2016 è tutt’altro che aneddotico. Il giorno successivo, i media russi erano indignati per il fatto che la vittoria fosse passata sotto il loro naso. L’Ucraina la considera una sorta di vendetta.

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Se l’Eurovision è definita come un evento apolitico, è comunque considerata un “Voice Council for European Geopolitics”, spiega Fabiano Randan, giornalista specializzato in concorsi musicali. E dietro la coreografia lucida e frenetica c’è un teatro di tensioni, legami e conoscenze tra le nazioni.

Creata nel 1956, in un continente ancora sconvolto dal trauma della seconda guerra mondiale, l’obiettivo principale di Eurovision è celebrare la pace. Combatti con le canzoni, sì, ma non con le bombe! Il 25 febbraio, quando i soldati di Vladimir Putin hanno marciato verso Kiev, Unione Europea di Radiodiffusione La European Broadcasting Union, organizzatore del concorso, non ha esitato ad annunciare l’esclusione della Russia dalla prossima edizione, che si terrà a Torino, in Italia, il 14 maggio. “La decisione riflette la preoccupazione che, alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina, la presenza di una partecipazione russa alla competizione di quest’anno possa offuscare la reputazione della competizione”, si legge in una nota. La Finlandia ha minacciato di non partecipare se la Russia non sarà sospesa. “Io stesso avevo programmato di fischiettarmi e fischiare l’intera performance russa”, ci ha detto. Benoit BlaschekSegretario di Eurofans, Eurovision Fans Association.

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Punizione narrativa? Non proprio, secondo Fabien Randin: “Simbolicamente nulla ti impedisce di partecipare a questo meraviglioso concerto delle nazioni. In Francia, consideriamo l’Eurovision come un intrattenimento a cui partecipiamo in una forma o nell’altra. Mentre per altri, nell’Europa dell’Est ad esempio , ci sono problemi reali”.

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