Scritto da Crispan Palmer e Angelo Amanti
ROMA (Reuters) – La polizia italiana ha detto mercoledì di aver arrestato un ufficiale della marina italiana e un diplomatico russo con l’accusa di spionaggio dopo che erano stati sorpresi a scambiare un documento con denaro durante un incontro segreto martedì.
L’identità delle due sospette spie non è stata rivelata, ma l’italiano è un capitano di fregata e il russo è un addetto militare all’ambasciata russa. La polizia italiana ha detto che entrambi sono accusati di “gravi crimini legati allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato”.
Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, citando una situazione “molto grave”, ha annunciato mercoledì l’espulsione di due funzionari russi, una decisione che il ministero degli Esteri russo si è detto dispiaciuto.
Mosca ha anche avvertito che verranno prese misure di reciprocità.
Tra gli elementi che l’ufficiale italiano ha riferito al diplomatico russo, c’erano i documenti della Nato, secondo l’agenzia di stampa ANSA.
Il ministero degli Esteri italiano ha detto che l’ambasciatore russo in Italia, Sergei Razov, è stato convocato dopo gli arresti.
L’Agenzia di informazione russa ha citato l’ambasciata russa che sperava che l’incidente non avrebbe influenzato le relazioni bilaterali tra i due paesi.
Questo incidente è l’ultimo di una serie di accuse di spionaggio nei mesi scorsi contro i russi in diversi paesi europei. La Bulgaria ha espulso funzionari russi sospettati di spionaggio a marzo e i Paesi Bassi hanno fatto lo stesso a dicembre.
La polizia italiana ha detto che il pubblico ministero di Roma ha ordinato l’arresto dei due dopo una lunga inchiesta condotta dai servizi segreti italiani con il supporto dell’esercito.
L’ufficiale italiano è stato arrestato dalla polizia, mentre è in corso un’indagine sulla sorte del sospettato russo, che gode di protezione diplomatica.
(Versione francese di Claude Chingu)