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SOS Méditerranée denuncia la lontananza dei porti designati per sbarcare in Italia

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Migranti aspettano di sbarcare dalla nave Ocean Viking nel porto di Ancona, Italia, 10 gennaio 2023. SOS MEDITERRANEO/ REUTERS

LUNGO SOS Mediterraneocompresa la nave ambulanza vichingo oceanico ha soccorso mercoledì 95 migranti al largo della Libia, ha denunciato venerdì 27 gennaio la decisione delle autorità italiane di sbarcarli”1500 chilometri di distanza» della zona di soccorso.

Le autorità italiane hanno assegnato la Ocean Viking al porto di Carrara in Italia per lo sbarco dei 95 sopravvissuti“, tra cui 20 donne e 38 minori, di cui 33 non accompagnati, ha indicato la Ong con sede a Marsiglia.

Garantire la loro salute e sicurezza

Carrara si trova a 1.500 km dalla zona di intervento, che comporta una navigazione di tre giorni ed espone donne, uomini e bambini a onde, pioggia, vento e freddo.“, ha insistito in una mail, notando che”per legge, lo sbarco delle persone soccorse in mare deve essere organizzato il prima possibile per garantirne la salute e la sicurezza“.

In una serie di tweet di giovedì, l’ONG Medici Senza Frontiere, la cui nave Geo Barents ha prelevato 237 migranti al largo delle coste libiche, ha anche denunciato la designazione da parte delle autorità italiane di un porto remoto, La Spezia, vicino a Genova. , per farli atterrare lì.

Ong contro il governo italiano

A inizio gennaio diverse Ong internazionali impegnate in operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo avevano denunciato la volontà del governo italiano di estrema destra”ostacolare l’assistenza alle persone in difficoltà“con un decreto che obbliga le navi ad arrendersi”senza indugioin un porto italiano dopo ogni salvataggio.

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Denunciano in uso il fatto che questi porti sono molto lontani dalle zone di soccorso, imponendo lunghi ritardi, che riducono le capacità di assistenza, già ostacolate dal divieto di concatenare più soccorsi di fila.

Il governo di Giorgia Meloni è salito al potere a ottobre promettendo di fermare l’arrivo di migranti in Italia, che ha visto più di 105.000 nel 2022 via mare, secondo il Ministero dell’Interno italiano.

Ultime cifre

Secondo i media locali, i migranti soccorsi e sbarcati dalle ONG rappresentano nel 2022 circa il 12% del totale, la maggior parte assistiti dalla Marina Militare o dalla Guardia Costiera italiana.

Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, tra il 1° e il 26 gennaio di quest’anno sono sbarcati in Italia 4.459 migranti, rispetto ai 2.074 dello stesso periodo del 2022 e agli 872 sempre nello stesso periodo del 2021.

Il Mediterraneo centrale è la rotta migratoria più pericolosa al mondo, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). L’agenzia delle Nazioni Unite stima che nel 2022 vi siano scomparsi 1.377 migranti.


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