Tra Milano Film Week e Milano Film Festival, Seventh Art fa tremare Milano questa settimana. Le mostre sorsero in tutta la città e le gallerie furono un audace omaggio al francese Bertrand Mandeaux.
Il cinema è ricominciato. Il Milan sta facendo di tutto per aiutarlo. La Milano Film Week vede la partecipazione di tutte le realtà che si occupano di cinema a Milano questa settimana, da Cineteca italiana al Cinemino, MEET o Beltrade, con eventi trasmessi in tutta la città, anche all’aperto.
Tra queste, due mostre sono all’ordine del giorno. Uno onora Marcello Mastroianni nella Casa dei Libre (Largo Aldo di Benedetti 4), l’altro a Inio Morricone, un anno dopo la sua morte. La mostra fotografica vuole offrire un viaggio nella memoria, per rivivere le sensazioni provate dagli spettatori ascoltando le musiche dei film che hanno fatto la storia del cinema italiano (Università Cattolica del Sacro Cuore dalle 17 alle 21, Largo Gemelli 1).
Appuntamento al MEET Center for Digital Culture per immergersi nella realtà virtuale (7-10 ottobre dalle 15 alle 19, viale Vittore Veneto 2).
programma completo Fino al 10 ottobre.
Milano Film Festival, omaggio a Bertrand Mandeco
Da venerdì 8 ottobre, il Milano Film Festival torna per una nuova versione e occupa un nuovo spazio, all’aperto, nel parco di Porta Venezia Indro Montanelli oltre che nelle sale dei cinema ArcoBaleno (Viale Tunisi) e Cineteca Milano Meet (viale Vittorio Veneto) in programma: 4 film Invisibili in Italia e 20 cortometraggi.
Da segnalare due lungometraggi del regista francese Bertrand, la cui cinematografia è stata classificata come mistica, fetish, in decomposizione, fittizia o comunque eterogenea: dopo blu, western post-apocalittico ambientato in un mondo meraviglioso, già visto al Festival di Locarno (21/10 alle 21:30 ai Giardini Indro Montanelli), e ragazzi selvaggi acclamato dalla rivista Cahiers du Cinéma come Miglior Film dell’Anno dopo la sua apparizione alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017 (9/10 alle 16.30 in Cineteca). e tre cortometraggi raggruppati in Harmona.
Fuori concorso, viene proiettato un altro film francese: Francia di Bruno Dormont. Il regista firma una satira cruda del nostro mondo contemporaneo attraverso l’immagine di un giornalista stellare per un canale di notizie continuo incarnato da Léa Seydoux.