I sintomi della sclerosi multipla sono vari e debilitanti. Per ridurne l’impatto, la riabilitazione fisica e cognitiva può mettere a proprio agio i pazienti e migliorare la loro qualità di vita. Reportage.
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Ogni giorno Valerie, 37 anni, si prende la pausa pranzo per fare una passeggiata di mezz’ora con i suoi colleghi. È quasi una routine di base per questa giovane donna che ha vissuto per sette anni con la sclerosi multipla.
I neurologi non sanno più cosa fare.
Ora è un’assistente esecutiva part-time e stava appena iniziando il suo lavoro quando sono comparsi i suoi sintomi. “È stato un po’ violento per me perché all’improvviso mi sono sentito molto stanco e ho perso l’equilibrio e ho iniziato a vedere male nell’occhio sinistro”. dice Valeria.“Quando sono andato a trovare un’amica e ho iniziato a parlarle, mi ha detto che c’era un problema. Mi ha portato immediatamente in ospedale”.Lei continua.
Mentre la diagnosi viene fatta rapidamente, i medici faticano a trovare il trattamento giusto per Valerie. Attraversare mesi difficili: “Ho avuto 12 o 13 crisi in due anni e mezzo, anche i neurologi non sapevano cosa fare con me. Moralmente, sono caduto così in basso che non avevo uno scopo”.
Combina background terapeutico e riabilitativo
Il suo trattamento all’ospedale Jeunesse nell’aprile 2022 ha posto fine al suo disagio. I medici gli forniscono cure adeguate, accompagnate da sessioni di riabilitazione fisica e cognitiva.
Ciò che previene le ricadute è il trattamento primario per la sclerosi multipla. spiega il dottor Eric Manchon, neurologo del Gunness Hospital Center.“L’obiettivo della terapia modificante la malattia è stabilizzare la malattia. La riabilitazione esiste per migliorare la vita quotidiana dei pazienti”.Continua.
Nel novembre 2022, Valerie trascorre cinque settimane in un day hospital per sottoporsi a una riabilitazione intensiva. Con il programma in particolare, sessioni di neuropsicologia.
Lavora sull’equilibrio e riduci i disturbi cognitivi…
Ad esempio, Valérie deve leggere un testo ed eseguire due compiti contemporaneamente. Questo esercizio è per lei difficile e faticoso, poiché richiede anche molte risorse cognitive.“Nel caso della sclerosi multipla, ci sono disturbi della cognizione, della memoria, della concentrazione e del pensiero”. spiega Julie Altuk, neuropsicologa del Gunnessee Hospital Center.“Questa riabilitazione funziona per stimolare aree nervose specifiche in modo che questi disturbi cognitivi vengano notati un po’ meno su base giornaliera”.
Nella sclerosi multipla è necessaria anche la riabilitazione dei disturbi del movimento. Con un fisioterapista, Valerie lavora sul suo equilibrio.
Il vantaggio di mettere in difficoltà Valerie è quello di poterla aiutare con tutto ciò che è sensibile, a livello del corpo, così che nella quotidianità possa reagire più velocemente ed evitare di cadere o farsi male.
L’obiettivo della riabilitazione è che il paziente, dopo la dimissione dall’ospedale, mantenga questo esercizio fisico regolare, necessario per alleviare i suoi sintomi.
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