Il satellite di osservazione della Terra Resurs P1, lanciato nel 2013, è stato ritirato nel 2022. Da allora ha perso lentamente quota, come ci si aspetterebbe da un satellite che prima o poi si disintegrerà nell’atmosfera. Mercoledì, invece, un’organizzazione chiamata LeoLabs, che ha come missione il tracciamento di questo tipo di satelliti, Annunciare Quel Resurs P1 si è disintegrato.
Non è stata l’agenzia russa Roscosmos a fornire spiegazioni su quanto accaduto, ma piuttosto il Dipartimento della Difesa americano, attraverso la sua agenzia specializzata (Comando spaziale americano) da lui Ha confermato la notizia Giovedì 27 giugno.
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Come sempre, questo tipo di incidenti ha richiesto misure precauzionali per i nove astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale Sono stati invitati dalla NASA a viaggiare In “zona sicura” per un’ora, cioè nella capsula che li ha trasportati alla stazione. Come sempre, questo tipo di incidenti ricorda lo scenario catastrofico chiamato “sindrome di Kessler”: nel 1978, l’astrofisico americano Donald Kessler immaginava che un giorno si sarebbero verificate collisioni tra due pianeti. Detriti satellitaricreando più detriti le cui collisioni creeranno a loro volta altri detriti, finirà per rendere impossibile l’occupazione delle orbite basse, quelle attualmente occupate dalla maggior parte dei satelliti, e dalla stazione spaziale.
Negli ultimi anni, la sola SpaceX ha aggiunto circa 4.000 satelliti per le comunicazioni a questa costellazione attraverso il progetto Starlink (prima o poi potrebbero essere 12.000), con l’obiettivo di fornire copertura Internet in tutte le regioni del pianeta.
Secondo uno Stime della NASACi saranno 25.000 oggetti in orbita larghi almeno 10 centimetri, sufficienti a bucare una nave in caso di collisione. Forse mezzo milione di pezzi di dimensioni variabili da 1 a 10 centimetri.
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