tutta questa estate, Conversazione scientifica Esplora diversi aspetti dell’immaginazione: Come pensiamo, come immaginiamo, come sogniamo?
Troppo spesso alla narrativa viene attribuito lo status di parassita, una saccarina estenuante che macchia le migliori intenzioni. Inoltre, la parola “immaginario”, presa come aggettivo (paziente delirante…), si riferisce sempre alla falsità, all’irrealtà, all’illusione, ai deliri, insomma a tutte quelle cose che la scienza pretende davvero di combattere. Attraverso la poetica, immaginario, come sostantivo questa volta, ha anche una connotazione negativa: il suo aggettivo gli esplode addosso e lui finisce per scardinare il concetto.
In Conversazione scientifica, preferiamo dare un corpo radioattivo al trattato del filosofo Gaston Bachelard. Gaston Bachelard, il cui lavoro si articola in due aspetti: quello cognitivo – si occupa della mente scientifica, di ciò che la feconda e di ciò che la modifica -; E il lato letterario: è interessato alla narrativa poetica. Intuizione, inferenza e immaginazione emergono come dinamiche opposte: lo scienziato deve resistere alla pendenza immaginativa del linguaggio per sviluppare accuratamente i suoi concetti; Il poeta, da parte sua, deve sfuggire alla semplice costruzione logica del linguaggio per produrre metafore inedite. Ma in realtà, spiega Bachelard, la mente scientifica e l’immaginazione poetica lavorano sempre insieme: si combinano come la vela e il centro di una barca: ognuna, se svolta separatamente, difficilmente ci permette di andare avanti, ma lavorando insieme segnano il progresso.
Oggi ci interrogheremo su quale fantasia custodisca il linguaggio, e i linguaggi, e in particolare la lingua o le lingue cinesi, partendo da questa enigmatica frase di Jacques Lacan: “Non a tutti piace parlare cinese nella propria lingua, perché diventi un dialetto”.
un ospite :
Roma Grazianifilosofo, sinologo e poeta, professore all’ENS de Lyon e autore “Leggi e numeri, un saggio sulle sorgenti della cultura politica cinese” (edito da Gallimard).
Dello stesso autore:
Le fantasie filosofiche di Chuang-tzu (Collezione Infinity, Gillimard, 2006);
L’uso del vuoto, un saggio sulla business intelligence, dall’Europa alla Cina (gruppo
Libreria delle idee Gallimard, 2019); amo la mia ragazza (José Corti, 1998);
sedimento originario (Fata Morgana, 2002);
I cadaveri nell’antico taoismo: gli storpi, gli informi, gli infami (Belle Lettere, 2011);
Una voce per scappare: Tsi K’ang e la lettera della sua rottura (Fata Morgana, 2015);
L’uomo che voleva generarmi (Fata Morgana, 2005);
Ôé leggenda (Fata Morgana, 2014)
Ala nei pensieri
ascolta più tardi