Nel calcio d’oggi una delle poche costanti simili a quello d’antan è che a vincere è sempre il collettivo. Per quanto un calciatore possa essere forte e concreto, è pur sempre vero che senza un accompagnamento degno non può sperare di vincere da solo, dato che si gioca in 11 contro 11. Ed è per questo che anche i fenomeni più importanti del calcio attuale possono riscontrare difficoltà, specialmente dopo aver cambiato squadra. È quanto accaduto recentemente a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, vincitori rispettivamente di sei e di cinque palloni d’oro e dominatori di oltre un decennio di calcio mondiale dal punto di vista individuale. Sia l’argentino sia il portoghese, infatti, hanno vissuto un inizio stentato nella loro prima apparizione in Champions League dopo essere passati rispettivamente al Paris Saint-Germain e al Manchester United, sebbene abbiano poi trovato la redenzione nel secondo incontro del torneo continentale.
I due, che oggi giorno rappresentano il non plus ultra del calcio planetario grazie al loro talento e il loro impatto mediatico, hanno visto quanto è difficile dover cambiare ambiente e soprattutto inserirsi in una realtà nuova. Sebbene Ronaldo abbia già giocato vari anni al Manchester United, una delle compagini più quotate alla vittoria della Premier League secondo le scommesse più attuali sugli sport virtuali, il suo ritorno in Champions League con la maglia dei Red Devils non è stato bagnato dalla vittoria. Autore del goal del momentaneo vantaggio in casa dello Young Boys, lo United si è fatto rimontare nel finale venendo sconfitto per 2-1, il tutto dopo l’uscita proprio del portoghese. Il suo grande contributo a livello offensivo, assoluto fino a quel momento, è stato così rovinato da vari errori dei suoi compagni i quali sono stati surclassati dal punto di vista del gioco di squadra dagli svizzeri. Nel secondo match, tuttavia, è stato proprio il lusitano a dare allo United una vittoria in rimonta contro il Villarreal, segnando il goal del definitivo 2-1 in extremis che ha fatto esplodere l’Old Trafford e regalato i tre punti alla sua squadra, che così potrà approcciare in un modo più sereno i prossimi impegni.
Un discorso simile può essere fatto per Messi, il quale ha visto come il suo PSG veniva fermato dal Club Brugge nel primo match del girone di Champions. L’1-1 finale registrato in Belgio è un risultato giusto per quanto visto in campo, e anche in questo caso è una chiara dimostrazione di come il gruppo sia sempre superiore al singolo. L’argentino, che in Belgio è stato imbavagliato, si è preso in parte una rivincita nel match casalingo contro il Manchester City, vinto per 2-0 dal PSG. Nonostante un match piuttosto compassato, nel quale non è stato tra i migliori, Messi ha ricordato a tutti la sua classe e la sua concretezza segnando il secondo goal con una traiettoria all’incrocio dei pali dopo uno scambio con Mbappé.
Sia CR7 sia Messi sono consapevoli che cambiare ambiente richiede tempo. Adesso, dopo la riscossa nell’ultima giornata di Champions, potranno solamente migliorare in rendimento e risultati.