La navicella spaziale Starliner, attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale dal 6 giugno, dovrebbe tornare sulla Terra a partire dal 26 giugno, hanno detto martedì funzionari della NASA e del produttore di aerei statunitense.
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La permanenza dei due astronauti trasportati dallo Starliner sulla Stazione Spaziale Internazionale sarebbe dovuta durare otto giorni, ma è stata prolungata per problemi di carburante e perdite di elio.
La prima missione Starliner mira a dimostrare che questo veicolo è sicuro per iniziare le normali operazioni di taxi spaziale.
I funzionari hanno detto martedì in una conferenza stampa che gli astronauti Butch Wilmore (61 anni) e Sonny Williams (58 anni) non torneranno sulla Terra fino al 26 giugno.
“Vogliamo che i nostri team abbiano più tempo per controllare i dati, fare alcune analisi e assicurarsi che siamo davvero pronti a tornare”, ha detto Steve Stich della NASA.
Secondo Mark Nappi della Boeing, le eliche ora hanno un “buon livello di prestazioni” e “le perdite sono stabili e meno significative”.
La nave decollò dalla Florida il 5 giugno, con anni di ritardo e numerosi rinvii dell’ultimo minuto.
Se tutto andrà bene, lascerà la Stazione Spaziale Internazionale il 26 giugno alle 02:10 GMT per un atterraggio programmato nel Nuovo Messico, nel sud-ovest degli Stati Uniti, alle 08:51 GMT.
Il suo scudo termico deve resistere al calore esterno, che può raggiungere circa 1650 gradi Celsius.
Il ritorno ad alta velocità della capsula è la fase cruciale finale di questa missione di prova.
Lo Starliner rappresenta una sfida importante per il colosso aerospaziale Boeing, che si trova ad affrontare problemi di qualità della produzione anche nella sua filiale dell’aviazione commerciale.
Nel 2014, la NASA ha ordinato due nuovi veicoli alla Boeing e alla SpaceX di Elon Musk per trasportare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ma se SpaceX svolge questo ruolo di taxi spaziale ormai da quattro anni, il programma di Boeing ha visto molte delusioni ed è rimasto in ritardo sulla tabella di marcia.
Una volta che Starliner sarà operativo, la NASA vorrà passare dai voli SpaceX a quelli Boeing.