E con la Banca centrale europea che prevede di aumentare i tassi di interesse per la prima volta dal 2011 nella riunione di giovedì e di svelare i dettagli di un nuovo strumento per contenere lo stress nei mercati obbligazionari, gli investitori sembravano riluttanti a spingere i rendimenti troppo in una direzione o nell’altra.
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni di riferimento ha perso quasi 20 punti base (bps) dall’inizio del mese, il che dovrebbe consentirgli di interrompere una serie di rialzi di sette mesi.
(Grafico: i rendimenti dei Bund tedeschi sono pronti a rompere la serie di sette mesi,
)
Le preoccupazioni per l’approvvigionamento di gas in Europa hanno riacceso i timori di recessione e, poiché hanno sostituito l’inflazione in cima alla lista delle preoccupazioni degli investitori, i rendimenti obbligazionari sono scesi dai massimi pluriennali.
La notizia di lunedì che Gazprom ha invocato la forza maggiore su alcune forniture di gas ha sollevato preoccupazioni sul fatto che la Russia manterrà chiuso il gasdotto Nord Stream 1 oltre il 21 luglio, quando terminerà il periodo di manutenzione annuale.
Eppure i prezzi del gas europeo sono scesi al livello più basso in più di una settimana lunedì, con gli analisti che affermano che i mercati hanno ora scontato un livello significativo di cattive notizie.
I rendimenti dei Bund tedeschi sono scesi di 2,5 punti base nelle prime contrattazioni, 1,19. Anche gli oneri finanziari dell’Italia sono diminuiti, con i rendimenti dei titoli a 10 anni in calo di 3 punti base al 3,34%.
Ulteriori sconvolgimenti politici in Italia hanno pesato sulle obbligazioni italiane, ma senza nuove notizie per risollevare i mercati, una modesta ripresa sembrava prendere piede.
“Sia per il gas che per le costruzioni, l’assenza di un’ulteriore escalation sembra sufficiente per una ripresa”, ha affermato Michael Leister, responsabile della strategia dei tassi di interesse presso Commerzbank.
In Italia il premier Mario Draghi dovrebbe parlare mercoledì in parlamento. Draghi ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana dopo che il movimento populista 5 stelle ha rifiutato di sostenere il governo con un voto di fiducia al Senato.
Queste dimissioni sono state respinte dal presidente Sergio Mattarella e non è ancora chiaro se Draghi cambierà idea.