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EconomiaRecupero ed evasione fiscale in Italia: nuovo decreto

Recupero ed evasione fiscale in Italia: nuovo decreto

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Pubblicato giovedì 29 febbraio 2024 •

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“Le sanzioni fiscali saranno ridotte fino a un terzo. Coloro che tentano di rispettare i pagamenti rateali non correranno più il rischio di vedersi confiscare i beni”.. »

Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia italiano

Il 21 febbraio 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sanzioni amministrative e penali, proposto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in caso di aggiustamento fiscale. Il premier Giorgia Meloni ha confermato che nel 2023 “abbiamo battuto il record nella lotta all’evasione fiscale, raccogliendo 35 miliardi di euro”.

Rendere compatibile il diritto italiano con il diritto europeo

Più in generale, la sanzione in caso di rettifica d’imposta aumenterà dal 240% al 120% dell’importo dovuto qualora non sia stata presentata la dichiarazione dei redditi, la dichiarazione Irap o la dichiarazione sostitutiva d’imposta. Se viene dichiarato meno di quanto osservato il recupero massimo massimo aumenta dal 180% al 70%. D’altro canto, i comportamenti fraudolenti saranno severamente puniti, in quanto lo Stato potrà esigere il doppio della somma richiesta.

Maurizio Liu, segretario di Stato per l’Economia, ha osservato che sono state apportate modifiche alla normativa italiana per conformarsi meglio alla legislazione europea. In tal modo, il governo garantirà condizioni migliori per coloro che aderiscono alle procedure di accordo preventivo (accertamento con adesione), conciliazione giudiziale o regolamento (ravvedimento operoso), evitando così procedure controverse.

Cambiamenti nelle sanzioni civili e penali

Per quanto riguarda le modifiche alle sanzioni amministrative, la mancata dichiarazione degli atti oscillerà dal 45 al 120% dell’importo dovuto, mentre per gli atti non dichiarati o respinti in sede ispettiva la sanzione andrà da 250 a 2.000 euro. Per inesattezze nella dichiarazione di eredità o dichiarazioni mendaci, gli importi da pagare saranno rispettivamente compresi tra 250 e 1.000 euro, e le sanzioni per omissioni nell’eredità andranno da 150 a 500 euro, con una maggiorazione dell’80% sull’importo iniziale in caso di del mancato pagamento della marca di bollo (polo).

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Sul piano penale chiunque non paga le imposte dovute per un importo superiore a 150.000 euro per ciascun periodo d’imposta è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni. Un altro cambiamento degno di nota è che la confisca dei beni non verrà attivata se il debito fiscale viene pagato a rate (accertamento con adesione).

Nella lotta all’evasione fiscale, l’Amministrazione finanziaria ha già previsto le seguenti misure, con almeno 320.000 controlli all’anno e l’invio di 3 milioni di lettere che invitano i contribuenti a regolarizzare la loro situazione. Purtroppo, questa campagna di ripresa generale non risparmierà i francesi che vivono in Italia.

Carol D. Plesson

Carole de Plesson, Consigliere dei Francesi all’Estero per il Centro Sud e Malta.

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