mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Recensione: Gloria! -Seneuropa

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Berlinale 2024: Il debutto dell’attrice e musicista Margherita Vicario è un’opera accattivante che rende omaggio ai compositori e alle loro eredità perdute.

Recensione: Gloria!

Galatea bilogi in Gloria!

A Margherita Vicarioquello che era iniziato come uno scavo archeologico nella storia delle compositrici (rare, come si potrebbe immaginare), è diventato uno stimolante nuovo lungometraggio d’esordio attualmente in lizza per l’Orso d’Oro per il Berlino. Vedere l’attrice e musicista televisiva italiana dirigere, e farlo con grande abilità Gloria! [+lire aussi :
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è davvero una cosa grandiosa, non perché dimostri che sa mettere insieme una buona squadra per aiutarla, ma per il grande, grande cuore del film, di cui sentiamo il battito in ogni fotogramma.

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Agli albori dell’Ottocento, agli inizi dell’Ottocento, da qualche parte a Venezia: questo è il posto Gloria! Ma la decisione di dare al film un quadro un po’ vago si adatta bene a ciò che si propone di fare, ovvero esplorare una parte della storia mal conservata. È bello sapere in anticipo che tutto è possibile nel mondo storico (accurato) di questo film. Lo capiamo fin dall’inizio, poiché siamo coinvolti nella sinfonia del lavoro domestico. In una scena emozionante, appare una giovane cameriera di nome Teresa (Galatea beluga) osserva i compiti quotidiani svolti dalle donne dell’Istituto Sant’Ignazio (che è allo stesso tempo orfanotrofio, conservatorio e convento) mentre gli elementi musicali si uniscono per formare un’opera unica. Le carote vengono tagliate, il marciapiede viene spazzato, i suoni del battito, il bucato viene lavato: tutto si unisce e diventa un insieme melodico nella mente di Teresa, che la dice lunga sul suo talento musicale.

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Nel Coro Sant’Ignazio tutte le ragazze hanno molto talento, ma Teresa ha la capacità di sentire musica ovunque: riesce anche a creare musica da qualsiasi cosa. Da un ramo cavo che funge da flauto a un costoso modello di pianoforte che trova in soffitta, può piegare qualsiasi strumento alla sua volontà, in modi che non possono essere spiegati. Il suo talento però è protetto: tutti la chiamano “muta” e le mancano di rispetto… fino a quando, una notte a lume di candela, stringe un patto con un gruppo di musiciste, quattro giovani donne che fanno parte dell’orchestra del maestro del coro. :Lucia(Carlotta Gamba), che è il primo violino di Sant’Ignazio e delle sue amiche Prudenza (Sarah è utile), Bettina (Veronica Lucchesi) e Marietta (Maria Vittoria Dallasta).

Le ragazze, esitanti e addirittura scortesi all’inizio, si innamorano sempre di più durante le notti che trascorrono insieme, alternando suonare il piano, comporre e cantare. Come si può immaginare, la colonna sonora del film è stata composta dalla stessa Vicario e dal suo collaboratore, il produttore musicale Fatto (Davide Pavanello), che offrono interpretazioni classiche e contemporanee di armonie, brani per archi, sezioni di percussioni e canzoni d’amore.

Queste scene di rivalità, che si trasformano in solidarietà e complicità, dimostrano una bella sensibilità verso quello che altrimenti sarebbe uno scenario abbastanza convenzionale: il ritmo è molto giusto, mentre i litigi e i dubbi che le giovani imparano gradualmente a lasciar andare lasciano il posto a capaci creatività. forze. Chi ha mosso il mondo. Ci sono sicuramente parti di Gloria! D’accordo, la sceneggiatura è strutturata molto chiaramente in modo da muoversi verso un momento in cui i conflitti vengono risolti (comprese le sottotrame, che coinvolgono un figlio illegittimo e i sospetti di un presidente della chiesa), ma nel suo insieme il film rimane un delizioso inno alla innumerevoli… Uno dei compositori cancellati dalla storia.

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E non è tutto: Gloria! Si diverte molto nel modificare i suoi personaggi femminili per renderli donne arrabbiate per l’incompetenza di alcuni uomini in posizioni di potere, abbastanza da prendere in mano la situazione, il che è un’ambizione deliziosa e una gioia pura da condividere con un vasto pubblico. su un grande schermo.

Gloria! È prodotto in Italia da Tempesta e RAI Cinema, in coproduzione con la zurighese Tellfilm. Le vendite internazionali del film sono gestite da RAI Cinema.

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(Tradotto dall’inglese)


Galleria fotografica 21/02/2024: Berlinale 2024 – Gloria

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