domenica, Novembre 24, 2024
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Razzi dal Libano sono caduti sul nord di Israele

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Mercoledì il nord di Israele è stato preso di mira da una raffica di razzi provenienti dal Libano, con l’esercito che ha annunciato che circa 160 proiettili erano stati lanciati sul territorio israeliano, e Hezbollah ha affermato che oltre ai razzi guidati sono state lanciate diverse “dozzine di Katyusha”.

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Questo nuovo attacco di febbre al confine tra i due paesi arriva dopo l’annuncio nella notte dell’uccisione del leader del braccio armato del Movimento islamico libanese, Talib Sami Abdullah, in un attacco attribuito a Israele.

In quattro distinti comunicati stampa, Hezbollah ha annunciato di aver lanciato “dozzine di razzi Katyusha” su tre basi israeliane e ha affermato di aver colpito una “fabbrica militare” utilizzando missili guidati “in risposta all’assassinio” di questo comandante militare.

Secondo l’esercito israeliano, mercoledì mattina circa 160 proiettili sono stati sparati dal Libano contro Israele, in due bombardamenti consecutivi, senza causare feriti, secondo le prime informazioni delle autorità.

L’esercito ha affermato in una prima dichiarazione che intorno alle 9:00 (6:00 GMT), “circa 90 proiettili (entrati in Israele) sono stati identificati come provenienti dal Libano”.

L’esercito ha aggiunto che diversi proiettili sono stati intercettati, ma altri sono caduti nel nord di Israele, provocando lo scoppio di incendi in alcuni luoghi, senza specificarne le dimensioni.

Intorno alle 10 (7:00 GMT), le sirene hanno suonato di nuovo in più di una dozzina di aree vicino al confine libanese ma anche nel nord di Israele.

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L’esercito ha dichiarato in una seconda dichiarazione: “Sono stati rilevati circa 70 proiettili (entrati in Israele) dal Libano”, aggiungendo che un certo numero di proiettili sono stati intercettati.

L’esercito ha dichiarato: “La maggior parte di loro è caduta in aree aperte, e molti di loro in città nel nord di Israele”, sottolineando che finora non sono state segnalate vittime.

Magen David Adom, l’equivalente israeliano della Croce Rossa, ha dichiarato che alla fine della mattinata non erano stati registrati feriti.

Rispondendo ad una domanda dell’Agence France-Presse, un portavoce dell’esercito israeliano ha detto di non poter confermare che ci sia Israele dietro il raid che ha ucciso nottetempo lo studente Sami Abdullah a Jawiya, nel sud del Libano, a una quindicina di chilometri dal confine con Israele.

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