Il ruolo delle donne si è evoluto nel corso dei decenni, e se riescono a liberarsi dalle barriere imposte loro da una società patriarcale, non è senza sacrificio o delusione. Essere donna, moglie e madre, assumere tutti questi ruoli contemporaneamente richiede un meccanismo ben attrezzato non a caso, come testimoniano le tante serie sull’argomento. Citeremo in quest’area brave ragazzeE madri lavoratrici O super mamme, tre catene di tre dei più grandi paesi anglofoni del mondo: Stati Uniti, Canada e Australia. Lungi dal conformarsi a quella commedia drammatica in cui ogni madre si ritrova in un modo o nell’altro, Brave mamme, l’ultima aggiunta al catalogo Disney+, è ancora più impressionante. Sconsigliato ai minori di 16 anni. La serie drammatica poliziesca italiana in sei episodi è uscita mercoledì 5 aprile.
Brave mamme Su Disney+: un inventario agghiacciante
smettere di ridere mentre piangi (o viceversa), Brave mamme Racconta la vera storia di quattro donne incredibilmente coraggiose nate nelle ricche e potenti famiglie di uno dei clan mafiosi più pericolosi d’Italia, la ‘Ndrangheta. Giuseppina Pesci e Maria Concetta Cassiola hanno 30 anni, Lea Garofalo è un po’ più grande e sua figlia Denise ha solo 17 anni. Tuttavia, le loro vite sono tracciate dal giorno in cui sono nati. In Italia negli anni 2000, queste donne dovevano cucinare, preparare i piatti e accudire i bambini. Si sposano alla fine dell’adolescenza con un membro della famiglia di un altro clan e non hanno libertà. Dalla decorazione delle case alle punizioni inflitte alle donne ribelli – davanti ai loro figli e alle loro madri conniventi -, lo spettatore è immerso in un’atmosfera che ricorda più gli anni Cinquanta rispetto al decennio precedente.
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Un inno alla libertà e al coraggio
Assistendo alla tensione costante che prevale all’interno di queste case, lo spettatore è immerso in queste storie tanto inverosimili quanto vere. Il minimo passo falso può essere fatale eppure la vita prende il sopravvento. Per queste quattro donne, il bisogno di libertà scatenerà desideri di ribellione. “Il lupo mangia l’agnello, agnellino, cosa hai fatto quando ti sei trovato in bocca al lupo?“, canta in italiano con una dolce voce femminile all’inizio di ogni episodio. Motivate dal bisogno di vivere, amare e ridere e anche dal desiderio di risparmiare questa sofferenza ai propri figli, Lea (Michaela Ramazzotti), Denise (Gaia Geras, Amico miracoloso), Giuseppina (Valentina Pele) e Maria Concetta (Simona DiStefano) decidono di allearsi con un sostituto procuratore (interpretato da Barbara Cicciarelli) per abbattere il clan.
Tratto da un libro intitolatoBuone madri: la vera storia della donna che ha affrontato la mafia più potente del mondoin francese) del grande corrispondente di guerra Alex Perry, pubblicata nel 2018 e basata su fatti realmente accaduti, la serie è la prima fiction a ricevere la Berlinale Series al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel febbraio 2023. È più che meritevole del ricompensa alla luce delle performance travolgenti dei suoi artisti, e la profondità dei suoi personaggi, l’intensità della sua storia, e il potere con cui è presentato.
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