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Quasi la metà dei tunisini emigrati in Italia lavora nel settore edile e agricolo

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Quasi la metà dei tunisini emigrati in Italia lavora nel settore edile e agricolo

La forza lavoro tunisina emigrata in Italia è relativamente sovrarappresentata nell’agricoltura e nell’edilizia.

È quanto emerge dai risultati di uno studio sui lavoratori migranti tunisini in Italia, realizzato nell’ambito del progetto internazionale “Promoting Migration Governance” finanziato da il Ministero federale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico (BMZ), e ciò con l’obiettivo di stabilire una diagnosi della situazione sociale degli emigranti tunisini in Italia.

Secondo i dati dello studio, il settore industriale impiega il 40% dei lavoratori tunisini emigrati in Italia e questa forte presenza nel settore è in gran parte dovuta al suo reclutamento nel settore edile dove lavora il 22% dei tunisini.

Di conseguenza, i lavoratori tunisini sono relativamente più esposti ai rischi legati alle condizioni di lavoro, in particolare in termini di infortuni sul lavoro e malattie professionali. La forza lavoro tunisina è anche relativamente sovrarappresentata nel settore “Agricoltura, caccia e pesca” che assorbe il 18,2% dei lavoratori tunisini. Questa è una seconda caratteristica dei rischi legati alle condizioni di lavoro.

Pertanto, il 40,2% dei lavoratori tunisini che emigrano in Italia sono impiegati nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura.

Una parte significativa della forza lavoro tunisina svolge lavori manuali specializzati, il 42%. Al contrario, è sottorappresentato nel gruppo professionale “impiegati, venditori e servizi alla persona”, dove il suo peso relativo è circa la metà del peso relativo della forza lavoro immigrata totale (13% rispetto al 30%).

La quota dei dirigenti tunisini è solo del 2%, tre punti inferiore alla media. La caratteristica comune dell’intera forza lavoro extraeuropea, inclusa la sua componente tunisina, è la presenza di un’elevata percentuale di lavoratori non qualificati, il 42% tra i tunisini rispetto al 38% del totale degli immigrati extraeuropei.

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