L’agenzia italiana incaricata della protezione delle foreste quest’estate ha denunciato quasi 130 piromani e ne ha arrestati altri quattro. Ha anche inflitto sanzioni amministrative per 530.000 euro, secondo quanto riferito lunedì dai carabinieri.
La maggior parte degli incendi boschivi che hanno colpito la Penisola quest’estate sono stati avviati di proposito o sono dovuti a negligenza. I loro autori hanno così appiccato fuochi per rinnovare i pascoli o per vendicarsi della pubblica amministrazione, ha spiegato la polizia. In alcuni casi è anche vandalismo.
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Quest’anno sono state particolarmente colpite dagli incendi le regioni meridionali di Calabria, Campania e Puglia, nonché le isole di Sicilia e Sardegna. La siccità persistente, il caldo e il forte vento hanno contribuito alla propagazione delle fiamme. Gli incendi divampano in gran parte del Paese dalla fine di luglio.
La Protezione Civile invia ogni giorno bombardieri d’acqua Canadair nelle zone colpite. A volte le fiamme raggiungono anche i centri abitati. Cinque persone sono morte in Calabria, secondo i media. Le fiamme hanno causato ingenti danni al settore agricolo e distrutto parti di parchi naturali protetti.
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