Il presidente Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza russa all’informatore ed ex dipendente dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Edward Snowden, che è un rifugiato in Russia dal 2013 dopo aver lasciato gli Stati Uniti, secondo un decreto emesso lunedì.
Il nome del signor Snowden compare insieme a dozzine di altri in questo decreto pubblicato sul sito web del governo russo.
Edward Snowden, 39 anni, è ricercato dagli Stati Uniti per aver inviato alla stampa decine di migliaia di documenti della National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti che dimostrano l’entità della sorveglianza elettronica di Washington.
Queste scoperte hanno poi sollevato fortissime tensioni tra gli Stati Uniti ei loro alleati e la decisione delle autorità russe di concedergli un permesso di soggiorno ha fatto arrabbiare Washington.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto all’agenzia di stampa RIA Novosti che Snowden ha ottenuto la cittadinanza russa su sua richiesta.
Da parte sua, l’avvocato russo dell’informatore, Anatoly Kucherina, ha specificato che Snowden non sarebbe stato toccato dall’ordine di mobilitazione per l’attacco in Ucraina, che Vladimir Putin ha emesso la scorsa settimana ad alcune categorie di russi.
“Non ha prestato servizio nell’esercito russo e quindi, secondo la nostra attuale legislazione, non rientra in questa categoria di cittadini che ora sono chiamati”, ha detto a RIA Novosti.
Secondo lui, anche la compagna di Snowden, Lindsey Mills, ha chiesto la cittadinanza russa e la loro figlia l’ha già ottenuta, essendo nata in Russia.
Edward Snowden, a cui è stato negato il passaporto statunitense su richiesta di Washington, si è ritrovato a Mosca nel maggio 2013 dopo essere arrivato lì da Hong Kong e con l’intenzione di chiedere asilo in America Latina. Alla fine si ritrovò bloccato in Russia, dove gli fu concesso asilo.
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