Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito domenica il suo omologo francese Emmanuel Macron delle “conseguenze catastrofiche” degli attacchi alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhia, la più grande d’Europa e occupata dalle forze russe, ha affermato il Cremlino.
In un’intervista telefonica con Macron, Vladimir Putin ha richiamato l’attenzione sui “regolari attacchi ucraini ai siti della centrale elettrica di Zaporizhia, compresi i depositi di scorie radioattive, che potrebbero portare a gravi conseguenze”, secondo una dichiarazione del Cremlino.
Il presidente russo ha anche informato il suo omologo francese delle “misure adottate da specialisti russi per garantire la sicurezza della fabbrica e sottolineare la necessità di esercitare pressioni sulle autorità di Kiev affinché gli attentati contro la fabbrica si interrompano immediatamente”.
I due leader hanno anche espresso il desiderio di “cooperare in modo non politicizzato sulla situazione intorno alla centrale di Zaporizhia, con la partecipazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica”, secondo il comunicato stampa.
L’intervista è avvenuta su iniziativa del presidente francese, secondo il Cremlino.
Durante la telefonata, Vladimir Putin ha denunciato ancora una volta le spedizioni di armi occidentali al regime di Kiev, che, secondo lui, sarebbero state utilizzate nei “bombardamenti intensivi delle infrastrutture civili delle città del Donbass”, il bacino minerario nell’Ucraina orientale.
I due leader hanno effettivamente parlato al telefono il 19 agosto della centrale nucleare di Zaporizhia.
Situata nell’Ucraina meridionale e controllata dalle forze russe, questa fabbrica è stata bombardata più volte nelle ultime settimane, con Mosca e Kiev che si sono accusate a vicenda di questi attacchi.
Questa situazione ha sollevato lo spettro di una grande catastrofe simile a quella avvenuta a Chernobyl nel 1986.
Domenica l’Ucraina ha annunciato la chiusura del sesto e ultimo reattore in funzione presso la centrale di Zaporizhia, spiegando che era necessario raffreddarlo.