Roberto Mancini non è più l’allenatore dell’Italia. Luciano Spalletti è uno dei profili presi di mira per sostituirlo. Ma quando ha lasciato il Napoli, ha firmato una clausola che gli vietava di firmare con qualsiasi squadra per un anno. Che sarebbe tenuto al pagamento di una somma.
La clausola lega Napoli e Spalletti, nessun altro. Non è quindi vietato che una società o una federazione, interessata all’ingaggio dell’allenatore, possa sostituirsi all’allenatore, pagandone l’importo. Spalletti è padrone del suo destino. Se si iscrive a un club piuttosto che a una federazione, questa somma è dovuta. La clausola aveva lo scopo di risarcire il Napoli se Spalletti non avesse mantenuto la sua promessa di restare per un anno, in vista di un club rivale. Nessuno, conclude, ha pensato a una federazione. E la FIGC non ha mai pagato un allenatore a una società. Questo è l’ostacolo politico da superare”, ha detto l’avvocato del Napoli Mattia Grassini.
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