Stellantis non raggiunge l’obiettivo di produzione di 1 milione di unità
La produzione del primo trimestre è scesa del 51% a Mirafiori, a causa dei ritardi nel nuovo sistema di incentivi per l'acquisto di automobili in Italia e della debole domanda globale di veicoli completamente elettrici, che ha pesato sui tassi di produzione della piccola auto elettrica Fiat 500 BEV, ha affermato FIM-CISL.
Cifre che hanno fatto dire al presidente della FIM-CISL, Ferdinando Uliano, presentando un rapporto trimestrale sui livelli produttivi di Stellantis, che i dati del primo trimestre “allontanano ancora di più Stellantis dall'obiettivo produttivo di un milione di unità”.
Il sindacato prevede una produzione annuale per Stellantis in Italia di 630.000 veicoli nel 2024, rispetto ai 751.000 dell'anno scorso, sulla base dei dati del primo trimestre.
Incentivi al miglioramento
Le previsioni, però, non tengono conto degli incentivi all'acquisto di auto annunciati dal governo, per un valore di circa 950 milioni di euro per il 2024, che dovrebbero entrare in vigore in questo trimestre.
“Siamo fiduciosi che questa previsione possa migliorare nel corso dell’anno”, ha affermato Uliano, aggiungendo che Stellantis stima che gli incentivi potrebbero aggiungere 20.000 unità vendute per la Fiat 500 BEV nel 2024.
Il gruppo automobilistico, da parte sua, ritiene che l'obiettivo di produzione dipenda da diversi fattori, tra cui gli incentivi per l'acquisto di automobili, la riduzione dei costi energetici e lo sviluppo di una rete di ricarica per i veicoli elettrici.
Roma in trattative con la cinese Chery
Secondo fonti vicine alla vicenda, il governo italiano sarebbe in trattativa con la Chery per rilanciare la produzione automobilistica locale.
Se dobbiamo credere al contenuto delle dichiarazioni, non è tanto Chery a fare da traino sulla questione quanto il governo italiano.
Roma vorrebbe infatti attirare nel Paese un altro grande produttore di automobili, oltre a Stellantis.
Obiettivo: aumentare la produzione automobilistica nazionale
Roma vuole aumentare la produzione nazionale italiana a 1,3 milioni di veicoli all’anno, rispetto a meno di 800.000 nel 2023.
Il governo è già in trattative con Stellantis – l’unica grande casa automobilistica con sede nel paese – per aumentare la produzione del gruppo a un milione di unità all’anno entro la fine di questo decennio, un totale raggiunto per l’ultima volta nel 2017.
Fine del monopolio di Stellantis
Il governo italiano cerca soprattutto una seconda casa automobilistica con l'obiettivo di porre fine al monopolio di Stellantis. “Solo in Italia troviamo questa anomalia di avere un’unica casa automobilistica”, ha dichiarato lo scorso febbraio Adolfo Urso, ministro italiano dell’Economia. “Per difendere il settore italiano occorre produrre almeno un milione di automobili e circa 300mila veicoli commerciali leggeri” ogni anno, ha spiegato.
Fonti: Reuters
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