L’italiano Stefano Oldani (Alpecin) ha vinto giovedì a Genova la dodicesima tappa del Giro, davanti ai suoi due compagni di fuga.
Oldani, 24 anni, ha aperto il suo record in questa tappa di transizione, la più lunga della manifestazione con 204 chilometri, e ha siglato la seconda vittoria italiana in due giorni dopo il successo di Alberto Dainese di mercoledì.
Lo spagnolo Juan Pedro Lopez (Trek) ha mantenuto la maglia rosa dopo questa giornata di caldo, tra Emilia e Liguria (nord-ovest).
L’olandese Wilco Kelderman, componente di una fuga dal fiume, ha recuperato più di otto minuti in classifica dalla quale occupava il 23° posto al via del Parma, a più di 11 minuti dalla maglia rosa.
Per vincere la tappa Oldani ha battuto in volata il connazionale Lorenzo Rota e l’olandese Gijs Leemreize, tre corridori senza una vittoria all’attivo.
Un festival di attacchi nella prima parte del palco
Il palco ha dato vita a una festa di assalti nella sua prima parte per lanciare una fuga che si è formata dopo una sessantina di chilometri. Da questo gruppo di 25 corridori è arrivato Rota, il primo ad attaccare, poi Oldani e Leemreize mentre si avvicinavano agli ultimi 50 chilometri.
Un quartetto di inseguitori (Mollema, Kelderman, L. Hamilton, Buitrago) non è riuscito a colmare il divario che da tempo era di circa trenta secondi.
Il Giro ha percorso la via del Passo del Bocco per la prima volta dalla fatale caduta di Wouter Weylandt nel 2011, in discesa. Il numero di pettorale 108 del pilota belga è stato da allora rimosso dall’elenco dei concorrenti.
In finale la gara è passata dal Ponto San Giorgio, che sostituisce il viadotto autostradale del Polcevera parzialmente crollato nell’agosto 2018. L’incidente aveva provocato la morte di 43 persone.
Venerdì, la 13a tappa collega Sanremo, sulla costa del Mar Ligure, a Cuneo, ai piedi delle Alpi Piemontesi. Il percorso di 150 chilometri passa attraverso un passaggio nella prima metà prima di una finale a rovescio fino all’arrivo giudicato su un falsopiano in leggera salita.
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