In Piemonte, la seconda regione d’Italia per estensione, le autorità regionali hanno annunciato il 7 gennaio un primo caso di peste suina africana durante l’analisi di una carcassa di cinghiale. È stato l’istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte ad effettuare queste analisi ea confermare la presenza di PSA nell’animale.
Dal 7 gennaio la peste avrebbe continuato a progredire in Italia, visto che i casi confermati ora sono 13, di cui otto sono stati convalidati tra il 17 e il 23 gennaio, in altre parole il progresso è sempre più veloce. I Servizi Sanitari Italiani hanno stabilito l’area contagiata, copre 114 comuni. 36 sono in Liguria e 78 in Piemonte.
Per far fronte alla diffusione di questa piaga, il ministero ha raccomandato alle due regioni di sospendere la caccia in tutte le aree infette ea rischio.
Per quanto riguarda la Francia, nei dipartimenti delle Alpi Marittime, delle Hautes-Alpes e delle Alpes-de-Haute-Provence è necessaria la sorveglianza e si stanno quindi preparando all’arrivo di questa peste suina africana. Sorveglianza di livello “2B”, pertanto sarà istituita una sorveglianza adattata alle aree confinanti con una zona infetta.
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