Anche se il risultato non ha la precedenza in questo tipo di incontri preparatori al Mondiale, per gli italiani quello che conta è il metodo. Di fronte al Messico, la nazionale era impantanata nella sconfitta.
L’Italia non è il tipo che inizia forte le competizioni. Durante il Mondiale di Germania del 2006, i compagni di Paolo Maldini dovettero lottare per uscire dalle qualificazioni e poi battere l’Australia agli ottavi. Ma giovedì a Bruxelles i campioni del mondo hanno subito un grande shock per gli attraenti messicani. Stremati dall’intensa preparazione fisica, i transalpini si sono resi efficaci solo nel primo quarto d’ora, prima di crollare sotto gli attacchi di Villa e Medina (1-2).
Scopri i nostri ultimi podcast
L’allenatore italiano Marcello Lippi non lancia necessariamente l’allarme, secondo La La. Gazzetta dello Sport: “Possiamo fare di meglio. La differenza di condizione fisica era sorprendente e avremmo potuto esprimerci meglio contro un altro concorrente. Ma dobbiamo renderci conto che il Messico ha giocato una grande partita. Ma non siamo in ritardo.«Battuti ma imbattuti, gli azzurri giocheranno sabato a Ginevra la prossima partita contro la Svizzera. Ma Lippi conta di schierare solo chi non ha giocato contro il Messico.
Per vedere il vero volto dell’Italia bisognerà aspettare il 14 giugno, data della sua prima partita ai Mondiali contro il Paraguay.