martedì, Novembre 19, 2024
EconomiaPerché un'agenzia italiana dovrebbe dircelo di nuovo? - Tunisia

Perché un’agenzia italiana dovrebbe dircelo di nuovo? – Tunisia

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La natura, si sa, aborrisce il vuoto. Dal momento che non vedevamo né sentivamo il Presidente della Repubblica da più di 10 giorni, sono divampate speculazioni e congetture. E per una buona ragione, stiamo ancora parlando del capo dell’intero Paese, Kais Saied, che ha nelle sue mani la maggior parte del potere dal 25 luglio 2021. Non dovrebbe esserci spazio per le voci. È molto dannoso per il paese. Ci siamo dovuti rivolgere a un’agenzia di stampa italiana per sapere cosa stava succedendo in Tunisia…

affiliato Lo riferiscono fonti diplomatiche europee ad “Agenzia Nova” che Qais Saeed era già stato ricoverato in ospedale giovedì 30 marzo, per sottoporsi a cure dopo “Infarto lieveL’intervento è stato eseguito immediatamente ed era già tornato al Palazzo di Cartagine. Secondo le stesse fonti, il Presidente della Repubblica riprenderà le sue attività nel pomeriggio di mercoledì 5 aprile…

Il ministro della Salute, Ali Murabit, avrebbe potuto o dovuto – ma immagino che qualcuno glielo abbia impedito – dire tutto questo con molta calma, alla domanda posta dai giornalisti, piuttosto che sprofondare in inutili silenzi. Esistere quando si parla del Presidente della Repubblica, in queste delicatissime circostanze. A meno che il ministro non si autocensuri. In ogni caso è pericoloso.

Anche in questo caso è stato necessario consultare un’agenzia straniera per scoprire cosa non doveva essere un segreto per nessuno. La stessa agenzia che ci ha detto che Saeed non l’avrebbe accettato Finalmente Commissario europeo per l’Economia. Quello che ha rivelato questa agenzia straniera, spettava ai media tunisini farlo, e questo è il loro ruolo. Le informazioni ufficiali, col tempo, avrebbero fermato il rumore…

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Non abbiamo avuto bisogno di seguire i consigli di Rafik Abdeslam, genero del leader degli islamisti, Rashid Ghannouchi, che si nasconde all’estero ed è attivamente ricercato dalla giustizia del suo paese. Non ci aspettavamo le informazioni fornite dal leader del Fronte di salvezza nazionale, Ahmed Najib Chebbi, che aveva già iniziato a disegnare piani per la cometa.

Tutta questa agitazione dà l’impressione di galleggiare, ricreando un quadro disastroso per il Paese. Le cadute di salute sono normali, anche per il Presidente della Repubblica, ma vanno comunque gestite a regola d’arte con comunicazioni ben calibrate. È stato un completo fallimento e, si spera, non ce ne saranno altri. Soprattutto bisogna augurarsi che non si presenti la necessità di comunicare sullo stato di salute del presidente.

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