Il 9 maggio è il giorno dell’Europa, ma le tensioni sono alte all’interno della zona euro, a causa della pandemia. Domani è quello che i sostenitori europei chiamano Saint Schuman, dal nome di Robert Schuman, il ministro degli esteri francese, che lanciò, in un proclama il 9 maggio 1950, la comunità del carbone e dell’acciaio, predecessore dell’Unione europea.
Lo spirito di questo testo fondante sembra lontano, poiché l’eurozona cerca di combattere la crisi del coronavirus. È l’Italia oggi che punta a tutti i rischi, perché può, da oggi, Soffre di un downgrade di un’importante agenzia di ratingCiò aumenterebbe il suo marchio nella categoria dei paesi pericolosi.
La radice del problema, ovviamente, è il debito che lo Stato contrae per aggiustare la propria economia dopo un episodio di salute particolarmente violento: centinaia di miliardi, che si sommano a un massiccio debito preesistente di 2.500 miliardi di euro. Come la Francia, ma per un’economia più piccola.
L’Italia è economicamente debole e sana
Va ricordato che esisteva un programma di sostegno collettivo deciso rapidamente dall’Europa. Ma è modesto e lascia ogni paese responsabile dei propri debiti. Non fa nulla per risolvere i fragili problemi, economici e sanitari dell’Italia.
Ci sono reali preoccupazioni che l’Italia non sarà in grado di pagare i suoi debiti. O meglio, la ripresa non basta per tirare fuori il Paese dall’impasse. Perché ancora una volta, il virus può solo esacerbare la situazione molto problematica. Ho fatto un po ‘di matematica.
Dalla crisi del 2008, Il PIL italiano è diminuito del 4% in 12 anniÈ incredibile. Nel frattempo, la Francia ha ottenuto un + 11% e la Germania + 15%. Dalla crisi del 2008, gli stati membri della zona euro si sono pericolosamente divergenti. E sarà così Esacerbato dal Coronavirus, Perché i paesi non sono stati colpiti allo stesso modo e le riprese saranno molto diverse. Entro cinque anni, le differenze nel tenore di vita e nella disoccupazione potrebbero essere significative, all’interno della stessa area valutaria.
Il pericolo: l’euro è scoppiato
Il pericolo è semplicemente lo scoppio dell’euro. L’Italia non potrà sopravvivere in un tale stato di abbandono, a meno che non provochi l’ascesa al potere di antieuropei che lasceranno l’euro. Con la disintegrazione generale che ne sarebbe seguita. Per essere bravi, abbiamo parlato quella settimana due giorni fa, il tribunale di Karlsruhe sta mettendo in pericolo l’unico strumento che ancora mantiene l’Italia, che è il sostegno finanziario della Banca Centrale Europea.
Notificando la banca per giustificare le sue azioni. I funzionari della Banca centrale europea, interrogati dal “Financial Times”, hanno sollevato la più alta corte tedesca, dichiarando di voler ignorare la sua richiesta, in nome dell’indipendenza loro concessa dal trattato. Vedi, è davvero una festa in Europa.
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