sabato, Novembre 23, 2024
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Perché “in 200 anni di ingegneria estensiva” i robot sono ancora così pessimi nelle corse?

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È noto che i robot imitano la natura. Ma, con grande sgomento degli scienziati, non si può andare oltre: attualmente un robot umanoide non è assolutamente in grado di battere un essere umano nella corsa. Un’osservazione che ha spinto i ricercatori a riflettere sulla questione.

Hai paura che il tuo adorabile gatto venga sostituito da un gatto robot come nella foto Marte espressoMarte espresso ? Vedi con orrore che l’esercito è sempre più interessato ai cani soldato prodotti in fabbrica? Stai tranquillo, la sostituzione dei nostri amici animali non avverrà all’istante. Oggetto del caso: il divario persistente tra le capacità di locomozione degli animali e dei robot.

In un articolo pubblicato su Robot scientificii ricercatori dell’Università del Colorado Boulder (USA) hanno indagato su questa questione e hanno dimostrato che, nonostante i recenti sviluppi nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, i robot non sono in grado di superare le capacità dei robot. PanterePantereOppure gli esseri umani o addirittura gli scarafaggi negli ambienti naturali.

Un sistema biologico più efficiente

Essi, infatti, non hanno ancora raggiunto il livello di efficienza e complessità dei sistemi biologici, che sono in grado di combinare armoniosamente le diverse capacità necessarie alla vita. un movimentoun movimento : Il potere (che concedeenergiaenergia Essenziale per il movimento), robustezza, funzionamento (meccanismi di movimento), percezione (capacità di rilevare e comprendere il proprio ambiente) e controllo (organizzare azioni in risposta alle percezioni).

“Grazie a 200 anni di intensa attività ingegneristica, siamo stati in grado di inviare un veicolo spaziale nello spazio lunaluna E su Marte, e molto altro ancora, Kaushik Jayaram, esperto di robotica e coautore dello studio in A Ho riferito. È allarmante constatare che non disponiamo ancora di robot molto più efficienti dei sistemi biologici TemaTema Movimento negli ambienti naturali. »

Gli ingegneri, infatti, devono affrontare dei compromessi inerenti alla progettazione: “Se proviamo a migliorare qualcosa, ad es VelocitàVelocità Avanzando rischiamo di perdere qualcos’altro, come la capacità di girare.Il ricercatore denuncia.

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Verso una progettazione integrata per i nostri futuri robot?

Per superare queste sfide, gli scienziati propongono di ispirarsi al modello biologico creando “ SubunitàSubunità Funzionale”, in cui diversi elementi possono essere pensati in modo sinergico, come nelle cellule animali. Ciò comporterà l’integrazione di componenti chiave (fonti di energia, attuatori, sistemi di controllo) in parti uniche del robot.

Obiettivo: imitare un modello biologico in cui gli organismi integrano diverse funzioni in specifiche strutture anatomiche. Ad esempio, invece di separare la batteria, i motori e i circuiti di controllo in componenti separati, possono essere progettati in modo che funzionino insieme in modo armonioso e coordinato.

Ciò rappresenta una sfida importante per i ricercatori e suggerisce che passerà molto tempo prima che un robot a quattro zampe possa affrontare con successo un cavallo su un percorso a ostacoli.

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