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Papa Francesco ha lasciato l’ospedale dopo l’intervento chirurgico

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Papa Francesco ha lasciato l’ospedale dopo l’intervento chirurgico

Papa Francesco, che è stato dimesso mercoledì dall’ospedale dieci giorni dopo un’operazione al colon, è tornato nel suo minuscolo appartamento nella Città del Vaticano per continuare il suo riposo prima del suo promesso ritorno avventuroso.

Seduto nella parte anteriore di un’auto con i finestrini oscurati, un fotografo dell’AFP ha lasciato l’ospedale universitario di Jameli alla fine della mattinata mentre si stava riprendendo dopo aver subito un intervento chirurgico al colon il 4 luglio.

Poco prima di mezzogiorno, ha detto il portavoce vaticano Matteo Bruni, il Papa è rientrato nella residenza di San Marti dove occupa un modesto bilocale di 50 metri quadrati nella Città del Vaticano, dopo la sua sosta alla Basilica di San Romano. – Marie Major davanti a un’icona. La Vergine, in segno di ringraziamento “per il buon esito della sua operazione” e di preghiera “per tutti i malati”.

Il papa è stato operato in anestesia generale per una “colectomia sinistra” (operazione per rimuovere parte del colon) e stava ricordando la preghiera dell’Angelus dal balcone dell’ospedale. La Santa Sede ha inizialmente fatto affidamento su “circa una settimana” di ricovero, “complicanze escluse”.

Ma il suo recupero più lungo del previsto non ha fatto allarmare i titoli italiani, come continua la cronaca del titolo di campione europeo di calcio vinto dalla Squadra Azzurra domenica sera e celebrato il giorno successivo con un grande bagno di folla.

È vero che l’argentino Jorge Bergoglio ha mostrato una salute di ferro dalla sua elezione nel 2013, nonostante la sua andatura zoppa associata alla frequente sciatica arcaica.

Ad eccezione del 2020 al rallentatore, imposto dalla pandemia di coronavirus, il Papa, poco incline alle vacanze, ha abituato il suo entourage ai ritmi frenetici dell’accoglienza quotidiana di visitatori ed escursioni in tutti i continenti.

È chiaro che non ha intenzione di ridurre il ritmo per il momento. Il Vaticano aveva annunciato il giorno del suo ricovero in ospedale il suo prossimo viaggio all’estero, dal 12 al 15 settembre a Budapest e poi in Slovacchia, il secondo dell’anno dopo la storica visita in Iraq a marzo.

Incontro con Urban a settembre

La sua rapida visita di poche ore nella capitale ungherese per celebrare la messa conclusiva della 52a Conferenza eucaristica internazionale sarà infatti l’occasione di un “incontro dietro le porte” con il primo ministro Viktor Orban, a due poli dal Papa in un caldo benvenuto. Per gli immigrati e i gay, ha detto all’AFP un alto diplomatico in Vaticano. Il programma dettagliato non è ancora ufficiale.

Il Papa è poi programmato per una vera e propria visita di Stato di tre giorni in Slovacchia, una disparità di trattamento, che verrà però interpretata come un piccolo disprezzo diplomatico per l’Ungheria.

Meno controverso, Francesco ha ottime possibilità di fare un viaggio di ritorno alla conferenza sul clima COP26 di Glasgow prevista per novembre, viaggio che i vescovi scozzesi hanno solo confermato per ora. Il Papa continua anche a manifestare il desiderio di recarsi in Libano se la situazione politica lì si chiarisce, magari a fine anno o all’inizio del 2022.

Prima della pandemia era previsto un viaggio internazionale dall’altra parte del pianeta, in Indonesia e Papua Nuova Guinea. Il Papa ridimensionerà le sue ambizioni nei prossimi anni per tenere conto della sua crescente stanchezza?

“Non so se il viaggio rallenterà”, ha detto a marzo sull’aereo che lo ha portato da Baghdad a Roma, notando di sentirsi molto più stanco rispetto ai suoi viaggi precedenti.

Un processo allo zolfo in Vaticano

Il papa dovrà anche vedersela per mesi, anche diversi anni, con fermenti processuali che non mancheranno di macchiare la Santa Sede di puzzo di scandalo. La Corte Penale Vaticana dovrà stabilire se l’acquisto di un palazzo di lusso a Londra, che ha comportato ingenti provvigioni ai broker italiani, sia stata una scelta sbagliata per la Santa Sede o frutto di corruzione interna fino ai vertici. Vaticano.

Il cardinale italiano Angelo Piccio, uno dei dieci accusati, era uno stretto collaboratore del papa. La possibilità della comparizione del cardinale davanti al tribunale penale come (primi) giudici informali è stata resa possibile da una decisione personale a fine aprile di Francesco.

Il processo, che inizierà a fine luglio, si svolgerà mentre il Papa ha comunque accelerato per un anno le riforme finanziarie della Santa Sede, sperando di controllare meglio le spese e gli investimenti futuri. appena possibile” in Vaticano, senza specificare un appuntamento.

La Santa Sede ha inizialmente scommesso “circa una settimana” di ricovero, “complicanze escluse”.

Martedì sera aveva pubblicato le foto del Papa che camminava in una sezione dell’ospedale designata per i bambini malati.

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