Questo numero è stato ripetuto nelle notizie da lunedì: 268 scrittore Hai contribuito a qualcuno dei diciassette capitoli di questo Il terzo e ultimo volume Dal sesto rapporto in 30 anni dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Provengono da 65 paesi. Nel caso del secondo volume, pubblicato a febbraio, c’erano 270 autori provenienti da 67 paesi. Nel caso del primo volume, pubblicato ad agosto 2021, 230 autori provenienti da 66 paesi.
Tutti questi autori sono esperti in un aspetto o nell’altro degli aspetti trattati da uno dei volumi: correnti d’aria, oceani, foreste, agricoltura, chimica del suolo, precipitazioni, ecc. Il loro compito, durante i tre anni di preparazione di questo rapporto, non è stato quello di produrre nuove ricerche, ma di raccogliere il corpus di conoscenze nelle loro aree di competenza: 18.000 studi accademici sono stati vagliati in una parte del terzo volume. Cioè, in modo che il risultato finale – quasi 9.000 pagine per i tre volumi – rifletta meglio lo stato delle conoscenze su tutte le questioni che influiscono direttamente o indirettamente sul clima.
Inoltre, ci sono state diverse versioni lungo il percorso, tenendo conto delle 59.000 sospensioni effettuate durante il processo.
In un momento in cui molte persone erroneamente attribuiscono lo stesso valore all’opinione espressa da uno scienziato nei telegiornali, e nello studio pubblicato dallo stesso scienziato, un totale di 268 autori sottoposti a 18.000 studi sono emblematici che può esserci un vasto distanza in alcuni A volte, nella scienza, tra fatti e opinioni difficili e minuziosi.
Non tutte le domande sul futuro del cambiamento climatico hanno trovato risposta in questo sesto rapporto – i limiti esatti dei “punti critici” del nostro pianeta sono grandi punti interrogativi – ma queste 9.000 pagine consentono di affermare con sicurezza che noi, in certe cose, hanno superato da tempo la lunga soglia della “discussione” o del “dubbio”. E che per gli altri, se non possiamo garantire che un tale effetto si verificherà prima del 2050 o prima del 2075, almeno possiamo dire con certezza che tale effetto si verificherà, anche se per allora ridurremo drasticamente i gas serra.
Foto: pagine di copertina dei primi cinque rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, dal 1990
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