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pallavolo. Sabato l’autobus Parigi/Levallois ha ricevuto le chiavi del palazzo

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pallavolo.  Sabato l’autobus Parigi/Levallois ha ricevuto le chiavi del palazzo

Mentre i parigini chinavano la testa, alla fine del secondo set, il loro allenatore italiano Alessandro Orifici ha alzato la voce per cercare di scioccarli psicologicamente. Il minimo che possiamo dire è che ha funzionato perché lui e i suoi giocatori non sono ancora stati sconfitti dai VMA.


Gregorio Lobjoy
Oggi alle 20:10 | Aggiornato oggi alle 21:57

È molto raro menzionarlo: dopo la partita persa dal Foley-Mulhouse Alsace contro Levallois/Paris/Saint-Cloud, durante il tradizionale buffet offerto agli ospiti dopo ogni partita al Palais des Sports, il relatore Matteo Arnold ha invitato gli italiani in visita Il tecnico della squadra Alessandro Orifici parla della partita.

“Non so se mi è mai successo prima”, dice sorridendo subito l’uomo che è alla sua quarta stagione da allenatore, la seconda a Parigi (dopo due stagioni alla Baie d’Iix/Vinelles). dopo.

Evidentemente soddisfatto del risultato finale, non ha mancato di inviare un bigliettino al suo collega di Mulhouse che, come lui bolognese, non si è fatto viziare nel giorno del suo 52esimo compleanno: “È vero che non è il compleanno migliore per te”. François. Ma il Mulhouse vincerà molte più partite, questo è sicuro…”

“Mi sono arrabbiato… hanno ricevuto il messaggio.”

In ogni caso, il VMA di Salvani non è riuscito a superare il Paris Orifici, visto che la scorsa stagione, la prima sotto il nuovo nome del club di Mulhouse, i parigini hanno vinto due volte 3-1, terminando il 19 novembre 2022, e vanta una lunga serie di invincibilità del Mulhouse. contro di loro. “Le nostre due vittorie al Palazzetto dello Sport (la vittoria del 2022 e quella di sabato sera) non hanno nulla a che fare l’una con l’altra”, ha detto l’allenatore parigino. L’anno scorso abbiamo perfezionato il nostro tema. Lì avremmo dovuto vincere il primo set e non l’abbiamo fatto, poi abbiamo perso il secondo set. Mi sono arrabbiato e ho detto alle ragazze che non eravamo venuti qui per partire 3-0! Penso che abbiano recepito bene il messaggio. »

Perché dopo aver perso i primi due punti nel terzo semestre, le compagne di squadra della capitana Karen Palgotova hanno mostrato “una mentalità vincente e poco a poco siamo riusciti a cambiare la situazione”. Le scelte di gioco volute da coach Orifici, che ha saputo dire le parole giuste alla sua giovane e talentuosa attaccante argentina, Bianca Cugno (20 anni). “Certo, a volte si commettono errori”, ammette il suo allenatore. Ma a me non importa, la spingo a continuare sempre a fare quello che sa fare. Perché inevitabilmente accade ad un certo punto della partita. »

Milano martedì, era sabato

Anche se in attacco ha mostrato una percentuale di successo solo del 43%, l’alta Bianca (194 cm) è riuscita a recuperare dopo che i primi due set sono stati per lei più che delicati. Stessa cosa per la portoricana Stephanie Enright, trasparente nella prima ora di gioco ma molto utile dopo. “È una grandissima giocatrice, non ho bisogno di dirle nulla”, ammette Alessandro Orivesi. Se non è brava, sa cosa deve fare affinché la squadra possa esibirsi. »

Mulhousiennes di François Salvany perde invece completamente il filo del terzo atto. Anche se hanno offerto, a volte, prestazioni impressionanti fino alla fine del quarto set, non hanno più le chiavi per ottenere la sesta vittoria consecutiva. Ciò ha sconvolto molto il loro allenatore, che non è riuscito a trovare i giusti supporti per riportarli sulla retta via. “Ci sono serate così, non importa”, conclude François Salvani. Dovremo continuare a lavorare e tornare a lottare martedì contro il Milan, una squadra molto grande. » Sarà anche molto felice di incontrare Helena Cazaut, che era ai suoi ordini quando è arrivato a Mulhouse e che da allora ha vissuto una brillante carriera in Italia. Ma questa potrebbe non essere la partita più importante della settimana. Perché dopo la delusione di sabato bisognerà andare avanti molto velocemente, a partire da sabato prossimo a Cannes.

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