esposizione ciao italia, che si trova nella Maison des Association d’Orléans fino al prossimo 29 gennaio, è prodotta dal Museo Nazionale di Storia delle Migrazioni di Parigi ed è quindi inserita nel Programma Culturale di Orleans. Questa mostra, a scopo didattico e storico, è arricchita da numerosi archivi e supporti digitali, forniti da ACORVI (Associazione franco-italiana amichevole e culturale di Orleans) e il DANTE (Associazione per la Propagazione della Lingua e della Cultura Italiana)
di Antoine Liberault
Grazie a questa raccolta di documenti d’archivio, questa mostra presenta un resoconto della storia dell’immigrazione italiana in Francia, dalla seconda metà dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento. In questo periodo, circa 26 milioni di uomini e donne italiani decisero di emigrare per motivi economici e sociali. Così parte di questa popolazione si unì alla Francia, che a quel tempo mancava gravemente di manodopera.
Gli italiani divennero così gli stranieri più numerosi in Francia, dall’inizio del Novecento fino agli anni Sessanta.
Questa è la storia che questa mostra racconta lungo questo percorso educativo. Il posto degli italiani nella società francese è stato messo in luce nel corso dei decenni. La strada oscilla da quasi un secolo tra la geografia, lo status socio-economico e la vita culturale della popolazione italiana.
Ci sono storie sportive, con grandi atleti come Maurice Garin, il leggendario ciclista italiano che vinse il big ring nel 1903, al pugile gigante Primo Canera, il cross-casey boxer, campione del mondo dei pesi massimi nel 1933.
È chiaro che la dimensione politica e sociale è molto presente. All’inizio degli anni ’30 apprendemmo che la popolazione italiana in Francia non era mai stata così alta, a causa dell’arrivo di Mussolini nel 1922 e dell’ascesa del fascismo all’interno del Paese transalpino.
Inoltre, è stata menzionata la dimensione culturale, poiché l’impronta italiana è presente in Francia attraverso la gastronomia, l’arte o anche la linguistica.
L’impronta culturale italiana in Francia è ricca e profonda, a testimonianza della reciproca ricchezza determinata dal vasto movimento migratorio durato quasi un secolo.
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