(ANSA) – VENTIMIGLIA, 24 DIC – Due persone sono state arrestate dai Carabinieri per l’omicidio di Giuseppe Fedele, 67 anni, trovato morto il 21 ottobre in un fosso nel quartiere Calvo di Ventimiglia. Si tratta di Domenico Pellegrino, 27 anni, e Girolamo Condoluci, 44 anni, domiciliato in zona Bordighera. Il primo è considerato l’autore dell’omicidio, il secondo è accusato di favoreggiamento.
Domenico è il figlio di Giovanni Pellegrino, condannato in via definitiva per associazione mafiosa insieme ai fratelli Roberto e Maurizio. I provvedimenti sono stati emanati dal gip di Genova su richiesta della procura distrettuale antimafia di Genova. Il delitto, secondo gli inquirenti, è avvenuto con metodi mafiosi. Secondo quanto riferito, la vittima è stata fatta inginocchiare e uccisa con almeno un colpo di pistola alla nuca e poi gettata in un fosso. L’omicidio sarebbe maturato in affari legati alla droga. Pellegrino è stato trasferito al carcere di Genova, Condoluci è agli arresti domiciliari. Decisivo per identificare i presunti autori del delitto è stato il recupero dell’auto della vittima a Mentone, sulla quale sono stati trovati indizi che hanno permesso ai carabinieri di identificare chi era stato disteso sul veicolo. Le successive indagini hanno consentito di acquisire elementi di responsabilità nei confronti degli indagati. Il corpo di Fedele è stato ritrovato almeno tre settimane dopo la sua scomparsa. Sul cadavere è stato ritrovato denaro, elemento che ha immediatamente escluso l’ipotesi di omicidio a scopo di rapina. (MANIGLIA).
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